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Inviato: giovedì 25 settembre 2025 15:44
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Oggetto: LA NOSTRA MOBILITA' PER LA PACE DI TUTTI
Gianfranco Di Pretoro Roma,25 9 2025
Federazione Ciclistica Italiana Lazio
Responsabile Piste Ciclabili e Sicurezza
Illustrissimo ON. SERGIO MATTARELA
Presidente della Repubblica Italiana
LA NOSTRA MOBILITA’ SILENZIOSA PER LA PACE DI TUTTI
Lettera Aperta
Caro Presidente,in occasione dei miei 81 anni,ho sostituito la partecipazione ai Convegni in occasione della Settimana Europea della Mobilita’ Sostenibile con il fronteggiare a viso aperto la violenza stradale italiana.Insieme all’amico Aroldo ci siamo diretti in bicicletta a Firenze lungo la via Cassia(SS 2) e la Via Chiantigiana(SR 222).Quattro giorni tra inferno e paradiso!Il momento di gioia e’ stato sempre al termine della tappa quando esponevamo la bandiera della “Pace”,indossavo la t.shirt del “Dialogo” e gustavamo,finalmente,il silenzio della piazza(Foto da 1 a 5).Come Lei ben sa’, la strada piu’ sicura per arrivare alla pace, è l’incessante dialogo(Foto 6).In questo lento viaggio ho meditato sulla ricerca della serenita’ in una societa’ consumistica ed “accellerata”.
Come ogni partenza per le mie avventure, ho sempre avuto bisogno dell’abbraccio della famiglia(Foto 7),in questo caso anche del nipotino Gabriele.Poi,con l’amico fidato Aroldo,si è partiti cercando di esorcizzare la paura degli automezzi che ti sfiorano senza ritegno.
Uno dietro l’altro,il tempo scorre veloce come i pensieri.Velletri,Radicofani,Siena,Firenze con tante salite e curve in balia di tutti e di tutto con i motorizzati incuranti di noi ciclisti,solo farfalle sul ciglio della strada.Per fortuna,il paesaggio fantastico di queste strade,fa’ emergere con forza i suoi colori e profumi(Foto 8 e 9).Peccato,pero’,che il nostro volo beato venga spesso deturpato dall’incivilta’ di certi motociclisti “piegaroli”che si concedono alla loro sregolatezza grazie all’assenza dei controlli piu’ elementari per la convivenza civile nelle strade.
Durante un viaggio in bici bisogna superare momenti difficili ma, mai avrei immaginato che questi fossero causati dallo sciopero per Gaza(22 9 2025).A Firenze abbiamo trovato il nostro treno per il trasporto bici verso Roma “cancellato piu’ volte”.Tanti viaggiatori disperati !A mezzonotte,poi,la stazione di S.Maria Novella si è chiusa e quindi tutti fuori al freddo insieme ai barboni.C’è stata una maledizione corale verso i sindacati che avevano indetta questa manifestazione inutile per la pace a scapito solo della povera gente.
In questo frangente,qualcuno ha approfittato della mia stanchezza e si è portato via la “Pinarello”, la bicicletta del 1998,compagna fedele di tanti viaggi.Nonostante cio’ ho ancora fiducia in un mondo migliore in cui ognuno trovi lo spazio per esprimere le proprie attitudini.Le corsie ciclabili e la segnaletica ciclistica riscontrate sulla chiantigiana mi autorizzano a sperare in un maggior rispetto verso i ciclisti partendo dalle pericolose strade extra urbane(Foto 10-11).Recepiranno i politici il nostro lamento?
Prima di salutarla,mi permetto di trasmettere sinteticamente il pensiero di Angelo(Foto 12),un cameriere palestinese che lavora a Siena(moglie e figli a Betlemme)”Basta l’inferno delle guerre,siamo tutti uguali nel rispetto delle nostre diversita’ “.Ci siamo abbracciati come fratelli!
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Gianfranco Di Pretoro