Troppi pericoli sulle strade di Roma
ciclisti si fingono morti in Campidoglio
Protesta dei comitati per le due ruote, ricordando Eva
«Sporchi di sangue perchè di traffico si muore»
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Un momento del flash mob in Comune (foto Proto) |
ROMA - Biciclette, e ciclisti urbani, ricoperti da grossi lenzuola bianche sporcata da grandi macchie rosse. «Teli sporchi di sangue, perché di traffico si muore». All’ombra del Marco Aurelio, in piazza del Campidoglio, è andato in scena il «die-in» - un particolare tipo di flash mob in cui i partecipanti si fingono morti, il primo fu lanciato nel 2003 in Inghilterra, contro la guerra in Iraq - del Coordinamento Di Traffico si Muore.
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Il flash mob «die-in» in Campidoglio (Proto) |
COMMEMORAZIONE - Giovedì pomeriggio, i ciclisti si sono dati appuntamento in via dei Fori Imperiali, nel punto esatto dove fu travolta e uccisa da un tassista, la giovane ciclista Eva Bohdalova: «Il 25 marzo sarebbe stato il suo 29simo compleanno», ricordano i ciclisti. Poi, insieme gli amici di Eva hanno raggiunto il Campidoglio. Un blitz rapido.
Immobili per cinque minuti, i rappresentanti del Coordinamento hanno voluto così lanciare un appello all’amministrazione capitolina. «Abbiamo organizzato questo blitz – spiega Paolo Bellino, membro del Coordinamento e candidato indipendente nelle liste dei Verdi alle elezioni regionali – perché le amministrazioni italiane, in questo caso ci riferiamo al Comune di Roma, sono indifferenti alla violenza del traffico veicolare».
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Un'immagine di Eva Bohdalova in bici |
AUTO TROPPO VELOCI - Sotto gli occhi degli amministratori, da piazza Venezia ai Fori Imperiali «le macchine sfrecciano senza alcun rispetto dei limiti di velocità - accusa il Coordinamento -. Abbiamo segnalato mille volte il problema. In risposta ci vengono offerte piste ciclabili nella foresta amazzonica, ma nessuno fa nulla per far rispettare i limiti di velocità e per salvaguardare così l’incolumità di ciclisti e pedoni».
I ciclisti annunciano nuove azioni simboliche forti: le immagini del «die-in» diventeranno una cartolina web da spedire per «consigliare ai turisti che vengono nella Capitale di stare attenti alle pericolose strade romane».
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