Svendite e Speculazioni: il pasticcio del Demanio Federale. |
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Giovedì 29 Aprile 2010 12:16 |
Dal sito Eddyburg. http://eddyburg.it/article/articleview/15064/0/372/
Autore: Vittorio Emiliani, L’Unità , 28 aprile 2010
Svendite e speculazioni. Il pasticcio del demanio federale
Anche il federalismo all’italiana serve per proseguire la privatizzazione dei beni pubblici.
Le prime osservazioni inquietanti provengono dal Servizio bilancio della Camera: il gigantesco trasferimento demaniale può «far affievolire gli strumenti di garanzia dello Stato» impedendo anche di destinare i proventi delle dismissioni alla riduzione del debito pubblico. Gli enti locali infatti, a differenza dello Stato, non sono obbligati a ripianare con essi il debito. Potrebbe così peggiorare il «saldo di bilancio strutturale della Pubblica Amministrazione». Ci manca solo questo. Ma il ministro Calderoli semplifica: niente paura, avanti verso il federalismo. Lui e Bossi hanno fretta.
Il fine di questo colossale trasferimento di demanio? La sua «valorizzazione». Termine dei più ambi- gui. «Finora, valorizzare ha voluto dire dismettere», dichiara al Sole 24Ore il presidente del Consiglio Superiore dei LL.PP, Franco Karrer. I Comuni, del resto, indebitati dalla demagogica soppressione dell’Ici sulla prima casa, saranno portati a vendere il prima possibile. Purtroppo il mai abbastanza deprecato Titolo V della Costituzione ha separato tutela e valorizzazione, anche se poi si è cercato di ricucire i due termini. Proprio il Codice dovrebbe essere una garanzia contro svendite e speculazioni irresponsabili nei Comuni con l’acqua alla gola. Ma dove sono i piani da esso previsti? La suprema Corte ha ribadito, in gennaio, che non si possono variare a piacimento i piani urbanistici né derogare da essi per alienare beni demaniali (lo permetteva un Dl Berlusconi del 2008). Per ora, tuttavia, vanno avanti soltanto i Piani Casa imposti da Roma. In Sardegna quello del centrodestra, detto Piano Cemento, punta a far saltare i validi piani paesaggistici della giunta Soru. Insomma, dove non ci sono, i Piani non si fanno, e dove c’erano, si fanno saltare. Fossi nel Pd, indurirei subito l’opposizione a questo pasticciato e pericoloso demanio federale. Con esso Bossi e Berlusconi ci portano verso il precipizio.â–
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