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BICY DAY SUCCESSO INASPETTATO?!? PDF Stampa E-mail
Martedì 11 Maggio 2010 07:11

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Fotovoltaico Valle d’Aosta: contributi per impianti nelle aziende agricole

Posted: 10 May 2010 10:01 AM PDT

fotovoltaico-agricoltura-contributiNella Regione Valle D’Aosta gli imprenditori agricoli, singolarmente o associati, possono realizzare impianti fotovoltaici avvalendosi dei contributi e delle risorse a valere Programma di Sviluppo Rurale della Valle d’Aosta 2007-2013. Questo grazie ad una delibera della Giunta della Regione Valle D’Aosta dello scorso mese di novembre che può così sostenere gli investimenti in energie rinnovabili delle aziende agricole con finalità di realizzazione e messa in esercizio di impianti fotovoltaici con connessione alla rete elettrica nazionale e con la possibilità di cumulare il contributo con gli incentivi in “Conto Energia“.

Le risorse a disposizione, rientrati nella misura numero 311 del Programma di Sviluppo Rurale recante la “Diversificazione in attività non agricole“, ammontano a due milioni di euro e potranno attivare investimenti nel comparto agricolo, per le rinnovabili, pari a complessivi dieci milioni di euro visto che il massimale del contributo concedibile è pari al 20% del costo di realizzazione dell’impianto fotovoltaico.

Le risorse sono state sbloccate, a seguito della relativa approvazione da parte della Commissione Europea, nell’ambito della cosiddetta operazione Health Check che porta il cofinanziamento al 75% del totale delle risorse stanziate, mentre la restante quota del 25% risulta essere ripartita tra lo Stato italiano e la Regione Valle D’Aosta.

Grazie all’Avviso regionale approvato dalla Giunta nel novembre scorso, gli imprenditori agricoli singolarmente o associati avranno tempo fino al 31 dicembre del 2011 per presentare la domanda di accesso ai contributi per la realizzazione di impianti fotovoltaici che, tra l’altro, a regime, e quindi al “rientro” dall‘investimento, rappresentano una fonte di reddito alternativa ma anche diversificata rispetto all’attività agricola tradizionale soggetta spesso a forti tensioni al ribasso sui prezzi praticati all’origine. Il modulo di domanda per l’accesso ai contributi, nonché la Guida al Conto Energia, il testo della delibera regionale ed altri documenti utili sono stati messi a disposizione dall’Amministrazione della Valle D’Aosta direttamente sul sito Internet della Regione.

Marea nera: la cupola ha fallito

Posted: 10 May 2010 03:04 AM PDT

chiazza petrolio

La piattaforma della BP che il 20 aprile scorso, a causa di un incendio, si è inabissata ed ha provocato il più grande disastro ambientale della storia del Nord America sembra aver subìto una maledizione. Dopo il fallimento dei primi interventi dei tecnici e quello dei robot che dovevano tappare le falle, ancora una volta c’è qualcosa che va storto. La mega cupola di cemento e metallo che doveva servire per limitare i danni ed assorbire il petrolio fuoriuscito ha fallito al suo primo tentativo.

La struttura alta 12 metri e pesante circa 78 tonnellate è stata fissata dai robot sottomarini in profondità a 1.500 metri in modo da bloccare la fuoriuscita di greggio e aspirarne circa l’85%. Purtroppo, a causa della gravità della situazione e soprattutto della sua novità, un’impresa simile non era mai stata effettuata prima, e nemmeno mai sperimentata nelle esercitazioni, e così al primo tentativo è fallita: il petrolio sta continuando ad uscire le macchia ad espandersi.

Le stime oggi sono un po’ più accurate anche se gli stessi addetti ai lavori affermano che la precisione è ancora lontana dal venire. In ogni caso pare che al momento i barili di petrolio che si perdono ogni giorno dai tre buchi della piattaforma siano 5.000, molto più dei mille inizialmente stimati, ma nemmeno i 16 mila che qualcuno aveva paventato la scorsa settimana. A questo ritmo, si calcola che i litri di petrolio greggio che sono andati finora persi, e che stanno ammazzando animali, piante e l’economia della zona del Golfo del Messico siano 12 milioni, ed al momento non si sa ancora come fare a fermarla.

I problemi tecnici che sono stati denunciati sono tantissimi, come le variabili da considerare, prima fra tutte la corrente ed il maltempo che non permette di lavorare con facilità per arginare il disastro. E così, mentre le coste del Messico e di diversi Stati tra cui l’ultimo in ordine di tempo, l’Alabama, vengono macchiati dalle onde nere, la BP ha promesso di riprovare con un nuovo tentativo tra domani e dopodomani. Ma loro stessi ammettono che le possibilità di successo sono davvero ridotte all’osso.

Fonte: [Repubblica]

Bici-day: un successo inaspettato

Posted: 10 May 2010 02:47 AM PDT

bici day 2010

La nota prigrizia degli italiani che prendono l’auto anche per fare due isolati aveva portato molti a pensare che il Bici-Day, il giorno dedicato alla bicicletta in tutt’Italia, non avrebbe avuto molto successo. Ed invece sono stati 1.300 i comuni che hanno aderito all’iniziativa e quasi un milione le persone scese in piazza, con la propria bicicletta o con una noleggiata, per lanciare un messaggio forte alle istituzioni: gli italiani vogliono i mezzi puliti.

Il successo è stato talmente netto che anche il Ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo, la quale ha voluto fortemente quest’iniziativa, è rimasta sorpresa di tanta partecipazione:

Il successo del “bici-day” è il segnale che c’é grande voglia di città meno inquinate e più vivibili. Credo che il bici-day, per le notizie e le immagini che giungono da tante città del nostro Paese, sia stata un successo. Centinaia di migliaia di italiani hanno partecipato a una festa nazionale poco rituale e molto familiare, fatta di passeggiate in bici, centri storici chiusi al traffico, giochi per bambini e di aria pulita.

E’ importante notare che questa è la prima edizione di questa manifestazione. Dunque se in futuro verrà replicata, è molto probabile che la partecipazione sarà sempre superiore. Ma vediamo dopo il salto cosa ha prodotto tale iniziativa.

L’intento era di smuovere le coscienze e far pendere l’ago della bilancia verso i mezzi più puliti, lasciando in garage (per quanto possibile) le automobili inquinanti. E così la risposta dei comuni è stata molto positiva. Un po’ in tutta Italia sono stati chiusi alle automobili i centri storici per fare in modo che potessero circolare solo le biciclette o le persone a piedi; sono state indette mostre sulle due ruote, sono stati effettuati spettacoli all’aria aperta come quelli degli acrobati della bicicletta, concorsi a premi per le bici più originali e per i Comuni con il maggior chilometraggio di piste ciclabili, rapportato al numero di abitanti.

E sono state proprio le piste ciclabili le co-protagoniste dell’evento. Sono stati molti i sindaci infatti che, presi dall’entusiasmo dell’iniziativa, hanno promesso la formazione di nuove piste in futuro, il primo dei quali, Gianni Alemanno sindaco di Roma, che ha promesso 350 km di piste ciclabili nella Capitale entro il 2016, con 350 stazioni di bike sharing e 1.434 parcheggi per bici in tutta la città.

Fonte: [Ansa]

Il mondo di Pandora può essere replicato sulla Terra

Posted: 10 May 2010 12:00 AM PDT

Pandora

Il regista di Avatar, James Cameron, cavalcando il successo del suo film, ha avviato una campagna ambientale in cui è affiancato da molte personalità di spicco come Al Gore. La scorsa settimana si è recato alla manifestazione CalTech, che si è tenuta in California, per partecipare ad un incontro con un gruppo di scienziati per discutere del film e del suo “Messaggio forte sull’impatto ambientale”.

Durante l’evento sono stati mostrati i filmati con un delle annotazioni di scienziati ed esperti sull’argomento che hanno voluto discernere tra ciò che è pura fantasia e ciò che può realmente accadere a causa dei problemi ambientali, che potrebero far diventare Pandora e la Terra molto simili.

L’astronomo della NASA Robert Hurt ha moderato il dibattito, insieme al microbiologo ambientale Dr. Jared Leadbetter, al geologo Dr. John Grotzinger e all’oceanografo Dott. Jess Adkins. Essi hanno parlato di come l’intenso magnetismo di Pandora crei le sue “montagne galleggianti”, di come i semi dell’Albero-casa facessero diventare le creature bioluminescenti, e di come si potrebbe sopravvivere con carenza di ossigeno e con la tossicità dell’atmosfera.

Il microbiologo ha affrontato l’argomento del sistema nervoso dell’Albero-casa e le interazioni chimiche dei batteri, il geologo ha discusso dei vulcani di Pandora e dei loro effetti, e l’oceanografo ha parlato dell’etica degli scienziati nel prendere campioni, chiedendosi:

Come possiamo imparare senza distruggere la natura?

Cameron ha poi spiegato:

Il motivo per cui ho fatto il film è far tornare le persone a godere delle meraviglie della natura che noi abbiamo perso con la tecnologia. La natura combatte, come si vede con lo scioglimento dei ghiacciai. Abbiamo la responsabilità di fare qualcosa per l’ambiente e non tutti apprezzano l’urgenza del problema. Non abbiamo bisogno di qualche nuova macchina che aspira CO2 e la mette sotto terra. Ne abbiamo già una. Si chiama albero.

Grazie alla sua iniziativa, in collaborazione con la 20th Century Fox, un milione di alberi saranno piantati nel 2010 grazie agli introiti del film. Chi acquisterà il DVD e Blu-ray troverà i codici per registrarsi sul sito web dove una mappa mostrerà come sono stati distribuiti i contributi per abbattere la Co2 in tutto il mondo. Finora, 200.000 alberi sono stati piantati in Brasile, con 15 Paesi che in seguito raggiungeranno il milione di unità.

Cameron ammette di rimboschimento con un milione di alberi è solo l’inizio verso

la salvezza del mondo. Abbiamo bisogno di un migliaio di volte più alberi – e dobbiamo concentrare gli sforzi per fermare prima di tutto la deforestazione.

Il sequel di Avatar, che Cameron stima non sarà fatto prima di tre anni, avrà luogo negli oceani di Pandora, toccando le centinaia di ore di immersioni subacquee. Senza dubbio, quel film sarà un’altra eco-campagna che si concentrerà sulla protezione degli ambienti marini.

Fonte: [Treehugger]