Dopo il Bici day, oggi è la volta del “Bike 2 Work Day”, la “giornata del percorso casa – lavoro in bicicletta”, che si celebra da 15 anni in molte località degli Stati Uniti e del Canada e alla quale, quest'anno, aderisce anche Roma, grazie ad alcuni gruppi e associazioni di cicloamatori.
Secondo alcune stime, sono circa 8 mila i romani che, oggi, hanno lasciato a casa l'auto e hanno inforcato la amata due ruote a pedali. Unico accorgimento: la rigida osservanza del Codice della strada, che prescrive l'utilizzo del casco, della “pettorina” fluorescente e... niente “furbate” ai semafori e nei sensi vietati: a Roma, la circolazione in bici può diventare molto pericolosa, come testimonia la morte di Eva Bohdalova, la giovane ciclista investita da un'auto lo scorso autunno in Via dei Fori Imperiali.
Tu vuo' fa' l'americano... in bici
Certo, non siamo sui livelli di una città come San Francisco che, alla faccia dell'orografia non certo piatta come la Pianura padana, ogni anno, il 13 maggio, vede decine di migliaia di cittadini entusiasti nel recarsi al lavoro in bici. Ma 8 mila persone, in una città come Roma, possono già costituire un piccolo ma significativo precedente.
Si dirà : come una goccia nel mare. Tuttavia, anche questo piccolo risultato, se “promosso” a dovere, può servire come elemento in più per scuotere le coscienze.
E la Rete è amica dei ciclisti
Oggi, poi, con l'aiuto del Web è possibile condividere esperienze e idee. Come i suggerimenti, attuati dai cicloamatori sui siti delle associazioni, hanno indicato dei percorsi “privilegiati” per il Bike 2 Work Day di Roma. Uno che parte dalla Via Tiburtina e arriva al quartiere Prati; un altro che, dalla Via Tuscolana, conduce nel centro storico della Capitale.
|