GRAZIE,UN GIRO DA AMARE! Stampa

GRAZIE,UN GIRO DA AMARE!

Caro Mauro Vegni

Carissimo Alessandro Fabretti

Il giorno della Presentazione del Giro è per me  l’inizio di un sogno senza fine!Sono certo che avra’ successo perche’ in voi c’è la passione che vi anima e questo,la gente la percepisce subito.Quando si ama il ciclismo,i viaggi,la gente,la vita non si puo’ fare a meno del Giro.Li c’è tutto.E’ un percorso equilibrato,qualcuno si è spinto a dire moderno.Peccato,devo dissentire da quanto affermato.Con 11 tappe oltre i 180 km è ancora un percorso all’antica,un bel dormire con il solito scontato sviluppo,la fuga e la corsa negli ultimi chilometri.Mi spiace per Francesco Pancani che dovra’ parlare del piu’ e del meno perdendosi,talvolta,i rari fatti riguardanti i concorrenti.

Vorrei dire al buon Martinello che il mondo è cambiato con l’avvento della televisione:è lei che ne determina il ritmo.Ed è un ritmo incalzante come lo si vede nel calcio,nel tennis,negli sport di squadra,ogni minuto un momento importante.Caro Mauro Vegni il Giro sara’ moderno quando si avvicinera’ a queste esigenze televisive.Come?Semplicemente dando maggiore rilevanza all’abilita’ tecnica  dell’atleta piu’ che alla sua resistenza (nel calcio giocano 90 minuti le squadre di promozione e quelle mondiali).Signor Martinello,la tappa di 100 km non è una gara per Juniores ma un super fatto agonistico perche’ i corridori lotteranno per tutti i km e non solo negli ultimi 20.Basta con il considerare una “corsa minore” se è meno dei 200 km.!La leggenda di una corsa è fondamentale ma per la sua continuita’ entrano in gioco anche l’audience televisivo ed il Montepremio.

Nelle corse a tappe,nel Giro,altrettanto importanti sono i traguardi volanti con abbuoni in secondi perche’scuotono anche chi fa’ classifica.Una tappa di 160 km(distanza ideale) dovrebbe seminare almeno 5 traguardi volanti o GPM.Ultimo punto focale è l’animazione della zona Arrivo.Di  proposte ne avrei tante per riempire lo “stadio” dell’arrivo ma due su tutte dovrebbero avere la precedenza:lo spettacolo nell’attesa(esempio il concerto musicale) e,dove sara’ possibile,il circuito da ripetere piu’ volte.    

Nolente o dolente,caro Mauro Vegni,questa sara’ la tendenza futura.Le eccezioni ,come certe classiche,faranno solo parte della regola,tanto per giustificare la mia preferenza alla “Cuneo-Pinerolo” sul percorso originario,quello legato alla leggenda di Coppi.Una grande occasione persa!

Buon lavoro.

  1. Di Pretoro