Resoconto del Tavolo Tecnico su Intermodalità del 14 giugno. Stampa

E’ partito l’iter che presto consentirà, in deroga al regolamento, di portare le biciclette pieghevoli su tutti i mezzi pubblici.
Inoltre l’Agenzia della Mobilità farà

uno studio per individuare gli orari di morbida delle linee metropolitane in previsione di estendere l’orario in cui è consentito trasportare la bici a bordo dei treni metro.  Lo ha detto in anteprima alle associazioni ciclistiche Marco Contadini, dell’ufficio ciclabilità del Comune, durante l’incontro del tavolo tecnico di lunedì 14 giugno 2010.
Per le associazioni erano presenti Roberto Pallottini e Claudia Tifi, portavoci del Coordinamento Roma Ciclabile, Gianfranco di Pretoro per la Fci, Vito De Russis dell’Associazione Diritti dei Pedoni, Fausto Bonafaccia di Biciroma e Beatrice Galli per la Fiab.
I temi da affrontare erano: servizi, intermodalità (trasporto biciclette a bordo, parcheggi di scambio attrezzati con portabiciclette, risciò), sicurezza, campagna di sensibilizzazione/comunicazione).
Il prossimo incontro  sarà sulle modifiche alla rete delle piste ciclabili locali, le segnalazioni possono essere inviate al Coordinamento Roma Ciclabile direttamente da questo sito.
Per quanto riguarda l’intermodalità bici mezzo pubblico, l’ufficio ciclabilità chiederà conferma in merito all’acquisto dei treni per la futura linea C in modo che abbiano tutti almeno due vagoni predisposti per il carico prioritario della bici a bordo.  S’impegnerà poi a chiedere che sulle scale di ogni fermata delle linee metro venga inserita una canalina per far scivolare più facilmente le biciclette che sia più larga di quella usata in genere per scendere sulla ciclabile del Tevere.
Tra le richieste dei ciclisti al tavolo tecnico figurano in primis l’acquisto di autobus per il trasporto pubblico che prevedano la possibilità di appendere esternamente le biciclette e, soprattutto, una maggior chiarezza informativa per l’uso della bici sul mezzo pubblico: dai cartelli segnaletici ai pittogrammi per terra e sui vagoni, piccoli accorgimenti che rendano più comprensibili ai ciclisti i percorsi da fare e i vagoni da utilizzare per la bici.
Altre proposte sono state: l’uso di sedili ribaltabili per poggiare la bici sulla metro e la rimozione del costo del biglietto per la bici al seguito in  modo da incentivare l’uso del servizio.
Ai 30 nodi di scambio già attrezzati con dei parcheggi bici, nel breve periodo è previsto che ne vengano aggiunti altri 50, meglio se posti in aree video sorvegliati.
Per quanto riguarda la campagna di sensibilizzazione all’uso della bicicletta i ciclisti hanno proposto sia di far partire una campagna pubblicitaria all’uso della bici in città che un lavoro più dettagliato tra scuole, associazioni e municipi.
Per avvicinare i ragazzi delle scuole elementari, medie e superiori ad un uso corretto e convinto della bici si è pensato a laboratori creativi, corsi di autoriparazione della bici, attività di educazione stradale e percorsi in bicicletta casa-scuola, per i municipi e in spazi specifici da individuare nel territorio in collaborazione con le associazioni.
Per quanto riguarda la sicurezza è stata ribadita la necessità di provvedimenti sanzionatori che impediscano il continuo crearsi di situazioni di pericolo dato dal non rispetto dei limiti di velocità e dal parcheggio selvaggio in doppia fila e sulle piste ciclabile di auto e motorini.
Sottolineata l’incidenza della distrazione tra i fattori che causano incidenti stradali, Gianfranco Di Pretoro ha ricordato l’importanza di delimitori valicabili che impediscano all’automobilista distratto di finire nelle piste ciclabili realizzate a bordo strada.
In generale è stata chiesta una maggiore attenzione affinchè le piste ciclabili esistenti e in fase di progettazione non versino in situazioni di incuria e di degrado, non comportino tratti disconnessi e/o eccessive deviazioni di traiettoria che le rendono impopolari tra i ciclisti, nonché situazioni di pericoli come attraversamenti stradali in concomitanza con le auto o situazioni di promiscuità tra pedoni e ciclisti o poco chiare a livello segnaletico.