Sulla Bozza di Roma Capitale dialogo con Polverini e Zingaretti. Stampa

"Sulla bozza di Roma Capitale
dialogo con Polverini e Zingaretti"

È polemica sulla stesura del Testo unico della riforma. Il centrosinistra: un golpe le competenze al Comune su urbanistica e ambiente. Alemanno al Pd: chiarezza sulla condivisione del percorso

di LAURA SERLONI

C'è chi lo definisce un "vero golpe". Chi lo descrive come il prossimo "sacco di Roma". E chi calma le acque parlando di "scelte che saranno condivise con Regione e Provincia". Fatto è che la bozza del Testo Unico che fissa i contorni della nuova Roma Capitale solleva un vespaio di critiche dall'opposizione. E il sindaco Gianni Alemanno affida a tre precisazioni la sua linea e invita il Pd a fare chiarezza sulla condivisione del percorso.

Accendono il dibattito i maggiori poteri che avrà il Campidoglio su ambiente e urbanistica, fino ad oggi di competenza regionale. Così il primo cittadino entra nel merito delle polemiche che per tutto il giorno hanno animato lo scontro. E punta dritto a tre questioni. Primo: entro il prossimo 20 settembre il governo approverà solo ed esclusivamente il primo decreto legislativo su Roma Capitale, su cui tutto il Consiglio comunale all'unanimità ha dato il proprio parere favorevole, così come la Provincia e la Regione Lazio, ma non è disposto alcun trasferimento di poteri dallo Stato, dalla Regione o dalla Provincia verso il Comune. Nel secondo punto ammette di aver preparato una bozza che riguarda il trasferimento di poteri e che sarà analizzato, condiviso sia con la Polverini sia con Zingaretti. E nella terza questione analizza il tema della città metropolitana: "I decreti riguardano esclusivamente il Campidoglio e non l'area metropolitana al fine di ottenere la rapida istituzione di Roma Capitale. Solo dopo aver conferito i poteri speciali sarà possibile studiare i modi e le strade per realizzare l'area metropolitana trasferendo a essa gli stessi poteri".

Ma per l'opposizione il trasferimento di poteri verso il Campidoglio, in particolare su urbanistica e ambiente, è una seria minaccia. "La bozza Calderoli-Alemanno è un vero e proprio golpe ai danni della città e dei cittadini romani - attacca Angelo Bonelli, capogruppo regionale e presidente nazionale dei Verdi - Con l'alibi del federalismo si vuole scardinare la legislazione in materia di tutela del territorio e dell'ambiente, Questo provvedimento porterà alla deregulation totale nell'edilizia e nella tutela del paesaggio e dell'ambiente". Lapidario il commento di Vincenzo Maruccio, capogruppo regionale dell'Italia dei Valori: "Alemanno vuole mani libere per proseguire con lo scempio urbanistico della città, spalleggiato dai suoi grandi elettori". Il Partito democratico insiste sulla città metropolitana. "È necessario estendere il rapporto di collaborazione e sviluppo con i comuni limitrofi: è vitale per la città quanto per la cintura metropolitana - dice Alfredo Ferrari, vice presidente della commissione capitolina Bilancio - Per questo, Roma Capitale non sarà d'intralcio, al contrario diventerà il fulcro di uno sviluppo economico esteso ad aree spesso dimenticate".

È una voce fuori dal coro, il senatore dell'area popolare del Pd, Lucio D'Ubaldo. "L'opposizione non è amnesia o irresponsabilità. In realtà Alemanno non fa altro che perfezionare, aggravandone la portata, idee e suggestioni che al tempo del ''Modello Roma'' circolavano a sinistra. Per quanto mi riguarda, in Commissione bicamerale mi batterò per introdurre ampie correzioni al provvedimento legislativo".