1) In quale stato versano le Piste Ciclabili del Comune di Roma? Sono sufficienti?
Le Piste Ciclabili a Roma attualmente sono circa 200 Km. Nel 2001 erano 75 Km.,  sono quindi triplicate ma insufficienti; soprattutto manca la Rete Ciclabile che consente di usare la bicicletta per spostarsi da un quartiere all'altro, mancano i finanziamenti, attualmente si stanno utilizzando quelli messi a disposizione della precedente amministrazione. La cosa più importante è il Biciplan, la Rete Ciclabile Cittadina, approvata da tutti i Municipi, con la collaborazione delle Associazioni Ciclistiche e Ambientalistiche e la Polizia Municipale, per un totale di 1.000 km.
Abbiamo due leggi, la 13/90 regionale e la 366/98 nazionale, che recitano le stesse cose: in una nuova strada o manutenzione straordinaria di vecchia sia prevista la ciclabile; sapendo che nell'arco di 5 anni, tutte le strade vengono rifatte, pertanto, con un costo minimo potremo realizzare questo sogno che per essere realizzato necessita dell'approvazione in Consiglio Comunale
 
2) Come valuta il servizio di "Bike Sharing" del Comune di Roma? Cosa si può fare per migliorarlo?
Il Bike Sharing a Roma è insufficiente, ci sono circa 500 biciclette, ma trattandosi di una città 8 volte Milano come estensione territoriale, ne servirebbero almeno 5.000; inoltre, la prima mezz'ora dovrebbe essere gratuita. L'attuale amministrazione ha iniziato ad adottare il progetto della precedente ma, ha stravolto la filosofia, in quanto erano previste 20.000 biciclette e l'affidamento del servizio ad una società pubblicitaria che compensava la gestione gratuita per l'amministrazione con spazi pubblicitari, come avviene in tutto il mondo.
 
3) E' vero che Roma è una città morfologicamente poco adatta all'uso delle biciclette? Ci sono due scuole di pensiero in materia. C'è chi dice che bisognerebbe essere Indurain per affrontare tutti i saliscendi dei sette colli e chi dice che è un problema culturale, infatti, da sempre gli italiani sono un popolo innamorato dell'automobile.
Roma è la città dei sette Colli, fa sorridere! Il colle più alto è il capitolino: 25 metri sul livello del mare. La motivazione reale è la mentalità del cittadino romano: usa l'auto anche per andare a prendere le sigarette a 300 metri; sapendo che la bicicletta è il mezzo di trasporto  più veloce entro i 5 km, basta vedere il Trofeo Tartaruga che effettua Legambiente, la bicicletta arriva sempre prima.
Nel 2001 le persone che usavano le bici erano lo 0,4%, oggi sono triplicati, l'obiettivo è che una volta realizzato il Biciplan, si possa arrivare a metà percorso europeo all'incirca 6/7% dei cittadini.

4) Cosa suggerisce per alleviare il problema del traffico a Roma? Ricordiamo che oltre alle automobili circolano anche circa 800 mila motorini e scooter....
Roma necessita innanzitutto di un servizio pubblico efficiente, metro, ferroviario, e dell'intermodalità (ovvero Bici + mezzo pubblico); il 50 % degli spostamenti sono inferiori ai 5 km, pertanto, la bici + il mezzo pubblico, possono dare un contributo per arrivare agli standard europei del 14% in bici, bike sharing, car sharing, car pooling. Inoltre, sono necessarie campagne di sensibilizzazione per scoraggiare l'uso delle auto e il rispetto del codice della strada, cosa molto difficile a Roma (vedi auto in doppia e tripla fila).
Particolare attenzione è anche la conoscenza, l'informazione e le opportunità che offre la Rete, grazie alla quale si potrebbero risolvere moltissimi problemi di viabilità ma gli utenti sul totale della popolazione sono ancora troppo pochi.