Oosterbeek,olanda centrale,oltre ad essere tra le cittadine piu’ verdi d’Europa Stampa

Oosterbeek,citta' ciclabile di sintesi

Oosterbeek,olanda centrale,oltre ad essere tra le cittadine piu’ verdi d’Europa, è anche molto significativa per il mondo del ciclismo.Non per niente,lo scorso anno,ha visto la partenza del Giro Ciclistico d’Italia.Ogni anno,grazie all’ospitalita’ dell’amica Marli’,mi carico di nozioni  sulla mobilita’ in bici  per migliorare la pedalata nella Capitale italiana.Roma ha bisogno dello sviluppo parallelo di cultura,infrastrutture e servizi.Senza dilungarmi troppo in concetti teorici ed inutili, mi permetto di sottoporre al Comune,alla Regione Lazio,ai tecnici,ai media,agli appassionati,  le seguenti informazioni e foto adattabili nel nostro territorio.

1 Nel viale principale della cittadina di Oosterbeek ,largo 16 mt, c’è un po’ la sintesi di mobilita’ con pista ciclabile,marciapiedi,parcheggi e Z30.

2 Basta con il concetto di ciclista urbano,sportivo,turista ecc.Il ciclista va’ in bici come e quando gli pare.Gli olandesi amano vestirsi da agonisti i giorni festivi e fare tanti chilometri con la bici al carbonio.Durante la settimana li si vede pedalare stancamente verso il lavoro.Il ciclista è UNO!

3 Il parcheggio bici è ben localizzato vicino ai negozi ,presso la stazione è  coperto.Gli stalli con anello sono robusti per resistere alle intemperie.

4 La pista ciclabile lungo la strada in uscita è ben delimitata dal cordolo in cemento a causa dell’aumentata velocita’ dei mezzi e la presenza di autobus.

5 Le Zone 30 sono numerose ma concepite diversamente secondo il tipo di strada.

6 Nelle aree pedonali,solitamente, non si va’ sopra la bici  almeno che non esista la corsia di attraversamento.

7 Agli incroci con semaforo,è previsto che il ciclista avanzi rispetto all’auto.

8 I tombini non sono dei trabocchetti come a Roma ma hanno le  grade adatte anche alle ruote strette e tutti ben allineati con l’asfalto.

9 Presso le scuole si chiede di rallentare la velocita’ attraverso “totem”colorati.

10 Le strade fuori della citta’ sono affiancate dalle ciclovie  ASFALTATE,ILLUMINATE,SEPARATE naturalmente senza inutili steccati .Sulle nostre strade provinciali basterebbe coprire le numerose cunette.Cominciamo con una strada pilota:Castel di Guido,Tragliata,Bracciano!

11 Ogni ciclovia  è individuabile con un numero.

12 Ad Oosterbeek  sono previsti  alcuni  spazi chiusi al traffico per fare attivita’ sportiva.A Roma,i ciclisti,sono costretti a convivere con le auto.

13 Frequentemente  si scorge nei pressi delle attivita’ commerciali il  logo che vieta di parcheggiare sul muro la bici.

  1. qualcosa non va’  anche nel paradiso dei ciclisti :

14 Bike Lanes  che ti obbligano a sfiorare le auto in sosta(sportelli pronti ad aprirsi)  mentre altre ti sorpassano veloci.Per fortuna non ci sono automezzi in doppia fila.

15 Automezzi sulla pista ciclabile/marciapiede per scaricare le merci.

16 Motorini dalla targa azzurra(velocita’ limitata a 30kmh)che possono percorrere la pista ciclabile.Ho scritto al ministro dopo il brivido di qualche anno fa’.La risposta è stata la seguente”dobbiamo salvaguardare la vita di tanti giovani che preferiscono questo mezzo”.

Dopo quanto esposto, emerge , sulle strade olandesi, il riconoscimento dell’utente ciclista,siada parte degli  Amministratori(infrastrutture) che degli altri utenti(rispetto).A Roma bisognera’ insistere,se pur gradualmente,nella cultura della convivenza anche se le realta’ sono tanto diverse.Ad Oosterbeek  ho percorso alcune strade di 6-7 mt ,con bike lanes appena disegnate a terra.In mia presenza le auto frenavano al sopraggiungere di altro mezzo o mi superavano con attenzione.Il ciclista nell’interno delle strisce ha la precedenza assoluta,mentre,in sua assenza,i motorizzati possono invaderle.

Forse,intorno a Roma, non saranno il massimo della sicurezza ma almeno mettono in chiaro che la strada è di tutti,anche del ciclista.Foto 17 e 18

  1. Di Pretoro

Federazione ciclistica Italiana Lazio

Responsabile piste ciclabili e viabilita’

Roma,20 4 2017