IL CICLISMO HA BISOGNO SOLO DEL PUBBLICO RISPETTOSO Stampa

IL CICLISMO HA BISOGNO SOLO DEL PUBBLICO RISPETTOSO

Carissimi Alessandra,Francesco,Andrea

Vedere cosi’ tanto pubblico sulle strade del Tour mi rende orgoglioso di amare questo sport.Ne vorrei tanto,ancora di piu’ anche nelle corse minori italiane.L’appassionato di ciclismo è ritenuto da tutti il migliore per la sua umanita’,per la sua comprensione,per il senso di  responsabilita’ verso la corsa grazie alla sua competenza,all’esperienza vissuta direttamente.Poi ci sono i giovani del telefonino,taluni senza la minima nozione di che cos’ è il ciclismo agonistico,lo sport in cui la fatica  ed i pericoli la fanno da padrone.Gran parte di loro sono i figli del protagonismo a buon mercato altrimenti non si comporterebbero in un modo cosi sciagurato..L’incidente a Vincenzo Nibali ha evidenziato ancora una volta questa tendenza .Loro,con quei fumogeni,scambiano uno sport serio come il ciclismo con il gioco del calcio!Qui non si simulano le cadute,le si  subiscono mal volentieri perche’ si pagano a caro prezzo.

Vista la popolarita’ del ciclismo, bisognera’ ordinare assolutamente questa platea di tifosi cosi’ variegata,controllando le salite dove l’atleta è piu’ a portata di “mano”.Le scuse dell’organizzazione possono solo quietare gli animi ma non risolvere il problema.

Mi permetto,infine, di esprimere qualche consiglio,indirizzandolo ,in particolare, ai direttori di organizzazione:

1 Incrementare gli  appelli in tv,parlare molto alla gente dei pericoli della corsa(mi vengono i brividi quando i ciclisti attraversano i paesini a 50kmh tra due ali di folla contollata da due vigili urbani mentre qualche cane randagio gironzola),della fatica distruttiva lungo le salite.Come si fa’ a non capire che quei lacrimogeni da stadio avvelenano i polmoni  dell’atleta sotto sforzo? 

2 Ho visto fare ai motociclisti manovre da killer.Saranno accreditati ma rimangono imbecilli.Sfiorano il ciclista in tutti i posti a velocita’ doppia,senza rispetto,senza capire le tensioni della gara o il restringimento della carreggiata.Ci vuol tanto ad avvisare acusticamente il ciclista mentre  si rallenta la velocita’?

3 Prima che Vincenzo Nibali cadesse,uno spettatore(per non definirlo in altri termini)si è esposto dalla fila per dare una manata a Froome.Quest’atto scellerato(come il turpiloquio,lo sputare)è un vero reato e dev’essere perseguito,punito legalmente vista la testimonianza evidente delle immagini televisive.In questi casi,l’organizzatore,danneggiato almeno quanto il ciclista,dovra’ farsi carico affinche’ il corso della legge vada avanti.

4 Gli arrivi in salita’ sono i piu’ vulnerabili per la sicurezza dei corridori e la regolarita’ della corsa.Forse,la transennatura,meriterebbe qualche metro in piu’,ma non sono poi tanto convinto che risolverebbe il problema dell’incivilta’ imperante soprattutto tra i giovani.

5 Sono molto convinto,invece,che i volontari,vestiti in un modo ben evidente e dislocati lungo la salita,diano l’aiuto essenziale per farci vivere lo spettacolo ciclistico della salita.Il Comitato di tappa,oltre ad assicurare la legittimita’ del percorso,renderlo  idoneo nel rispetto della  sicurezza ciclistica,formera’ un gruppo di gente per bene che vigilera’ sul comportamento degli spettatori.L’Organizzazione  “Zoncolan” è stato un’esempio da seguire. 

  1. DI Pretoro