IL GRANDE CICLISMO SU STRADA DEVE SUBITO RINNOVARSI Stampa

sabato 6 ottobre 2018 19:55
Oggetto: IL GRANDE CICLISMO SU STRADA DEVE SUBITO RINNOVARSI

                                                                                                                           LETTERA  APERTA

 

Ai Dirigenti che gestiscono il Ciclismo World Tour(ASO,ACCPI,CPA,AOCC,FCI,UCI,UNIPUBLIC,RCS)

Non rimangono che poche giorni per la conclusione della stagione agonistica su strada nel Grande ciclismo e gia’ si tirano le somme.Non è il momento di dare voti ma almeno diffondere qualche idea.Spesso ho inviato a questi signori la mia “Riforma completa” ma se ne sono guardati bene di dare una risposta,anche critica,tanto per farmi capire che non avevo perso il mio sempre piu’ prezioso tempo.Quest’anno ,dopo quasi 60 anni di ciclismo(la prima tessera di agonista è intestata “ Unione Velocipedistica Italiana-1960”) mi limitero’ a dare solo qualche consiglio per un ciclismo meno ingessato.

PREMESSA :

Le componenti del grande ciclismo sono:

-U.C.I.(Unione ciclistica Internazionale):si occupa della direzione,sviluppo,regolamentazione,controllo,promozione nel pianeta delle gare ciclistiche.

-Organizzatori:le gare piu’ importanti sono in mano a tre societa’ potentissime.L’ASO(Tour e classiche),RCS(Giro e classiche)ed Unipublic(Vuelta).

-Squadre e Ciclisti:coloro che fanno la corsa.A mio parere sono l’anello debole del sistema “ciclismo”.

-Emittenti televisive:diffondono l’evento al grande pubblico ma sono anche un giudice spietato(attraverso l’audience)della gara.Poca  visibilita’ meno

  finanziamenti.

TUTTE QUESTE QUATTRO COMPONENTI PARTECIPANO ,OGNI ANNO,ALLA GARA SILENZIOSA PER REPERIRE SOLDI.

 

*L’UCI progetta la mondializzazione del grande ciclismo ma non pensa ai contributi per le squadre anzi  chiede soldi per organizzare il mondiale(3.000.000 di Euro).Le sue nuove idee sono la diminuzione dei partecipanti alle gare,dei componenti delle squadre e la limitazione delle radioline.Questa non è la riforma necessaria!

*Gli Organizzatori si tengono stretti i finanziamenti conquistati (dalle reti televisive,dai comuni ecc) mettendo premi sottodimensionati a favore delle squadre e dei corridori.Senza andare lontano,agli  Internazionali d’Italia di Tennis il Montepremio è stato di 3.830.295 Euro(senza i  rischi ed i disagi del ciclista),al Tour 2.350.000,al Giro 1.400.000,al…….. Trofeo Matteotti 14.477.Certamente.organizzare il Giro presenta un badget di spesa elevatissimo ma altrettanto lo sono i finanziamenti,i diritti televisivi ricevuti.

*Le societa’ ciclistiche vivono una nevrosi continua a causa degli sponsor  sempre poco rassicuranti nella somma e nella durata del contratto.Spesso,le societa’ minori si difendono pagando al minimo i corridori con fatture alterate al ribasso,saltando le mensilita’ o sostituendole con i materiali in loro possesso.E’ capitato,anche se raramente, che gli atleti sono inseriti nella squadra solo portando uno o piu’ sponsor.

*Il ciclista professionista,unico e vero protagonista della gara ,è lo sfruttato del sistema”ciclismo”attuale.Si inserisce in questo mondo solo per passione,per gli ottimi risultati giovanili, poi trova le sabbie mobili.Solo 22 corridori professionisti  su 878 hanno superato l’ingaggio di 1.000.000 di Euro lordi l’anno(2015).

Purtroppo,il controvalore dei soldi sono le numerose cadute per tutti,le malattie dovute agli allenamenti stressanti in mezzo alle auto ed ai dislivelli proibitivi in corsa.Loro si difendono fornendoci gare noiose e prevedibili. Il risultato è l’abbattimento dell’audience televisivo e quindi la crisi del sistema.Ne sa’ qualcosa il Giro di quest’anno con la discesa degli spettatori sotto i 3.000.000 nel tappone principale(arrivo allo Zoncolan 2.850.000 spettatori).Qualcuno dice per mancanza di campioni italiani o duelli ravvicinati per la maglia.Fatto sta’,che anche il sottoscritto,super appassionato di  ciclismo,si addormenta saporifero insieme alla solita fuga dei comprimari fra magnifici paesaggi e divagazioni giornalistiche .

Prima che i Sign.ri Dirigenti meditino su quanto esposto(almeno lo spero)mi permetto di diffondere alcune proposte sul fronte della visibilita’ e vivibilita’ del Grande ciclismo:

1 RIDUZIONE DRASTICA DEL CHILOMETRAGGIO

   Quattro ore di corsa,160 km sono piu’ che sufficienti per divertirsi,classiche o tappe che siano!L’atleta resistente non paga piu’,ci vogliono gli scatti,le salite

   per divertire il pubblico televisivo e non.Nel calcio i minuti di gioco sono sempre uguali per i mondiali,la serie A e la serie B.La differenza la fa’ l’abilita’

   tecnica ,nel nostro caso, la velocita’.Le classiche in linea,non riducibili(ma sono poche) saranno esperienze a se! La Parigi-Roubaix non parte dalla

   Capitale francese ma da Compiègne piu’ a nord di circa 80 km.Coraggio,fate altrettanto con la Milano-Sanremo.

2 CIRCUITO LIMITATO AI 5- 10 KM

   Solo il pubblico ai lati della strada incornicia la gara ciclistica in modo perfetto.Veder passare i ciclisti piu’ volte convince anche i piu’ pigri a lasciare il

   divano.Credo che la perfezione la si coglie con un giro lungo(circa 100 km.) e 5 giri in circuito.L’esempio perfetto è il Giro dell’Emilia con la salita al San

   Luca.Limitiamo i km. di ciascun giro  a non piu’ di dieci.Al circuito mondiale di Innsbruck (1 giro circa 24 km)si doveva attendere 40 minuti per vedere il

   passaggio dei ciclisti.Con i chip di cui  sono forniti i concorrenti non c’è piu’ il problema del doppiaggio.Nelle corse a tappe,il tempo,potrebbe

   essere neutralizzato all’ultimo giro.Quanta paura al cambiamento:le moto GP vanno ad oltre 300 kmh in circuiti intorno ai 5 km. e non si scandalizzano.

MENO KM TOTALI  E CIRCUITI, GARANTISCONO LA MIGLIORE CURA DEL PERCORSO SUL FRONTE DELLA SICUREZZA NONCHE’ UN NOTEVOLE RISPARMIO ECONOMICO PER L’ORGANIZZATORE ecc.  

3 TRAGUARDI VOLANTI

   Se ben concepiti costringono il ciclista a muoversi,come il calciatore a tirare in porta.Quello che conta è “offrire un premio gratificante”.

   Considerando un percorso di 160 km sarebbe bene collocarne almeno 5,uno ogni 20 chilometri in zona popolata.Il significato del TV sara’ diverso seconda il

   tipo di gara:

   *GARA IN LINEA :chi avra’ acquisito piu’ punti  nei traguardi volanti vincera’ una somma elevata ,poco al di sotto di quella del vincitore della gara.

   *GARA A TAPPE  :tutti i cinque traguardi volanti,ad ogni transito daranno “Abbuoni in secondi”  e “punti” per l’apposita classifica.Pertanto,tutti i

      partecipanti saranno interessati ai traguardi parziali.Il passaggio sul GPM  dara’ ugualmente “Abbuoni in secondi”  e “ punteggio” per la maglia dello

      scalatore. 

4 GIOCO LEGATO ALLA CORSA

   Il gioco coinvolge personalmente lo spettatore alla gara.Ci sono tanti tipi di giochi,a voi quello piu’ interessante.Personalmente,metterei in premio i

   prodotti degli sponsor legati alla gara.

5 SICUREZZA NON E’ UN’OPZIONAL

    Da direttore di corsa mi vengono i brividi seguendo certe corse.C’è curva e curva,c’è quella con il burrone e quella con il prato.I soldi spesi per lisciare la

    strada,mettere qualche rete o materasso in piu’,sono sempre ben spesi.Pensate se  in sella ci fosse vostro figlio ed ………arrivano i brividi!

  1. Di Pretoro    

Tel.3280608637

In allegato alcune proposte di Gianfranco  Di Pretoro per il rinnovamento del Grande ciclismo agonistico su strada:

-Nuove frontiere(8 10 2010)-Istanza di rivisitazione dell’art.5 Codice Wada ovvero gli atleti nazionali controllati piu’ dei carcerati(4 5 2011)-La riforma completa(9 11 2017).Tutte senza risposta,ne un grazie formale ne la critica con tanto di motivazione.

Roma,6 10 2018