Roma e il Traffico: la Mobilità diventa condivisa 2 Assessori in Armonia Stampa

 
Roma e il traffico: la mobilità diventa ‘condivisa’
24-Settembre-2008 | 10:14 | Invia questo articolo ad un amico
Gli obiettivi del Campidoglio: potenziamento del car sharing, estenzione del bike sharing, 60 km di piste ciclabili e prolungamento della metro B (di Emanuela Micucci)


Parola d’ordine: sharing. Condividere è diventata la nuova frontiera della mobilità romana. Automobile, bicicletta o scooter, poco importa. Riduce le spese per le famiglie, è un’alternativa al trasporto pubblico, contribuisce ad abbattere i gas inquinanti. Lo certificano il Comune di Roma e Legambiente presentando i risultati del car e del bike sharing in città al termine della settimana europea della mobilità sostenibile.

Attivo in 4 Municipi, il car sharing, cioè il autonoleggio selfservice (vedi sito Atac), dopo la fase di sperimentazione del 2005 conta ormai 1.000 iscritti al servizio, un parco auto di 39 mezzi e 24 parcheggi. Non solo. 800 sono gli utenti in lista di attesa. “Un ricorso crescente a tale servizio - spiega l’assessore comunale alla mobilità e al trasporto Sergio Marchi - può portare alla sostituzione della seconda macchina privata”. Tra le ragioni del successo l’abbattimento di costo rispetto all’auto privata; da ricerche Atac, infatti, emerge che ogni anno si possono risparmiare fino a 2.500 euro sulla prima auto, oltre 3.000 sulla seconda macchina. Per questo motivo il Campidoglio, con nuovi fondi che verranno stanziati nel bilancio 2009, lo estenderà ad altre zone della città e ne aumenterà il parco macchine. “Si tratta ormai di una realtà, di un esempio di mobilità sostenibile innovativa e intelligente, che ha contribuito a ridurre l’emissione di gas inquinanti, favorendo un utilizzo più razionale della macchina e l’aumento degli spazi e dei parcheggi nella città”, sottolinea Cristiana Avenali, direttrice di Legambiente Lazio. Del resto su alcune autovetture car sharing sono installati già impianti a metano, in attesa di adeguare l’intero parco macchine alla rivoluzione dell’auto elettrica che partirà, secondo le intenzioni dell’assessorato, il prossimo anno.
“Vogliamo estendere il servizio di car sharing alla metà dei municipi della Capitale nell’arco di un anno - aggiunge Avenali - e alla loro totalità in due. Per favorire tale scopo stiamo stipulando accordi per l’uso delle macchine pubbliche condivise con aziende private e con istituzioni, in modo da diffonderne l’impiego in modo significativo”.

Anche il Comune di Roma intende incoraggiare il car pooling, la condivisione di automobili private fra gruppi di almeno quattro persone, sulla base di comportamenti corretti da parte dei cittadini, di un rapporto di fiducia con l’amministrazione. “Pertanto le violazioni e gli abusi nell’uso di tale servizio saranno sanzionati”, avverte Marchi. Ma Legambiente rilancia: è necessario promuovere anche lo scooter sharing, dato l’enorme incremento dei motoveicoli a Roma e l’introduzione mezzi elettrici a due ruote, in vista dello sviluppo di questa tecnologia di trasporto a partire dal prossimo anno.

Piena sintonia, poi, con la Giunta Alemanno sul bike sharing, la bici a noleggio (vedi sito) che dalla sua introduzione in città il 13 giugno ha già raggiunto 1.600 iscritti al servizio, che hanno in media tra i 30 e i 50 anni. Un risparmio in termini di emissioni di circa 5 tonnellate di Co2. L’assessore capitolino all’ambiente Fabio De Lillo punta, infatti, a potenziare la bicicletta condivisa prolungando il servizio e estendendolo dal solo centro storico al quartiere Prati, fino al nuovo bando per la gestione. “Il programma di bike sharing - aggiunge Marchi - deve includere anche interventi di assistenza ai ciclisti negli spostamenti fra le varie zone della Capitale, viste le sue caratteristiche morfologiche, che non favoriscono l’uso di questo mezzo”.

“Attualmente - dichiara De Lillo - ci sono 110 km di piste ciclabili nella Capitale: noi volgiamo aumentarle del 55%” e comprenderle all’interno dei grandi corridoi della mobilità. “Saranno realizzati - continua - 60 Km in più di ciclabili nei prossimi anni, di cui il 40% entro il 2009″. Obiettivo: rendere il bike sharing un mezzo di spostamento quotidiano, anche verso i luoghi di lavoro, competitivo e alternativo rispetto a quelli privati. Dalla sua il servizio ha, oltre alla convenienza, l’agilità del mezzo, la sua resa ottimale sulle brevi e medie distanze urbane, la possibilità di muoversi in città facendo esercizio fisico. “Allargare il bike sharing per arrivare a un parco di 5.000 biciclette condivise e a un totale di 400-500 parcheggi per bici - chiede Avenali - E’ necessario incidere sulle abitudini radicate nei cittadini con l’obiettivo di diminuire il traffico veicolare privato a favore di quello collettivo”.

Roma è in una situazione di mobilità emergenziale: oltre 6 milioni gli spostamenti di veicoli al giorno, in prevalenza individuali e privati; 87 gli autoveicoli ogni 100 abitanti, 950 mila nella sola città; 700 mila i motoveicoli; 70% dell’inquinamento provocato dalle emissioni delle automobili; appena 37,5 i Km di metropolitana. In questo elevato ritardo infrastrutturale di Roma rispetto alle altre metropoli europee occorre, quindi, investire sulle linee metropolitane e sui corridoi della mobilità. “Certamente è difficile compiere interventi sotterranei e scavi nella nostra città - nota Marchi - ma ricordo che il Governo e l’amministrazione comunale hanno effettuato numerosi investimenti nelle linee di collegamento urbano, con la tendenza a spostarle sempre più nelle aree esterne al centro”. Intanto, la metro B sarà prolungata da Rebbibia a Casal Monastero “al massimo in 36 mesi”, promette Marchi. Una tratta già completamente finanziata, che netro l’anno sarà chiusa in conferenza dei servizi, per poi procedere alla pubblicazione della gara d’appalto e successivamente all’avvio dei cantieri.
Emanuela Micucci