Intervento dei Pedoni sul Bike Sharing a Roma Stampa
 Un nostro caro amico (mio personale e dell'Associazione Diritti Pedoni),
> molto competente della materia mobilità, dell'ambiente del gestore del TPL
> romano e laziale e molto impegnato nell'associazionismo, a seguito della
> mia e-mail "interrogativi e riflessioni" (a voi nota), ha sostenuto "... di
> abbassare un tantino i toni e mettere i nostri interlocutori (l'atac e le
> aziende che erogano i servizio di pubblico trasporto), nella condizione di
> riflettere che hanno di fronte una compagine attenta, riflessiva e
> possibilmente propositiva; questa è la sfida che dobbiamo lanciare, questa
> è la strada che dovremmo (a mio modesto e umile parere) percorrere!"  nonchè
> di cominciare "ad  eleborare idee, proposte e analisi concrete e mature"
> Ecco la risposta inviatagli e sulla quale, chiunque voglia e/o può, si può
> interloquire.
> Vito De Russis
>
> Caro Amico,
> siamo totalmente d'accordo: senza se e senza ma.
> Con un "però" immenso: siamo nella fase del soft e, perciò, non siamo in
> grado di farci sentire.
> Giacchè i nostri interlocutori non ci sentono, sono legittimati a
> comportarsi come si comportano.
> Consolidiamo, così, gli incidenti, il numero dei morti, dei feriti,
> l'inquinamento, lo stress, la morte dei monumenti, ecc.
> Intanto la forbice romana della "mobilità sostenibile" per educare alla
> "convivenza civile" si allarga sempre più.
> La città diventa sempre più violenta e "bisognosa" (per alcuni) delle
> ronde.
> Mentre in altre parti "vicine e lontane" si muovono in senso contrario.
> Prendiamo il "Bike sharing" a Roma, Milano e Parigi (gemellata con Roma
> dal 1957)
> E' una
>
>                  Informazione (da meditare)
>
> Bike sharing
>
>       A Roma
>
> Non c'è gratuità.
> Non è un  servizio ma un mercato
> Non persegue l'obbiettivo di aumentare la mobilità "dolce"
> 130 biciclette e stazioni nel centro del centro storico
>
>            A Milano
>
> Si chiama “BikiMi”
> Servizio attivato a dicembre 2008.
> La situazione al 27 giugno 2009
> 1.200 bici a disposizione
> 90 stazioni di prelievo distribuite nella città
> 270.000 biciclette prelevate
> GRATUITI i primi 30 minuti di utilizzo
> Abbonamenti:
> annuali da  € 36,00 (sottoscritti n. 9.800);
> settimanali da  € 6,00 (sottoscritti n. 910);
> giornalieri da € 2,50 (sottoscritti n. 4.650)
> Aumentata la mobilità ciclistica: dal 6 % nella città fino al 20% nel
> centro storico.
>
>
>        A Parigi
>
> Si chiama “Velib” (“Ve” = velò; “lib” = libertè)
> Ha l’obbiettivo di coprire il 40% della mobilità cittadina
> (silenziosa, salutare, ecologica, rispettosa di tutto e di tutti,
> compresi i pedoni, perchè le bici non vanno sui marciapiedi)
> Servizio attivato il 15 luglio 2007. (A Lione è attivo dal 2006)
> La situazione al 27 giugno 2009 è la seguente.
> 20.600 bici a disposizione
> 1.500 stazioni di prelievo (con pensiline e schermo interattivo)
> distribuite nell’area metropolitana
> GRATUITI i primi 30 minuti di utilizzo di ogni bici (cioè entro i 30’
> lasciare la bici e prenderne un’altra, senza limitazioni di numero di
> scambi successivi)
> € 1,00 se si va oltre i 30’ e non si superano i primi 30’ supplementari
> € 2,00 secondi 30’ supplementari
> € 4,00 a partire dai terzi 30’ supplementari
> Esempio: per un uso continuo di ore 1,15 si pagano 3,00 €; se in ore 1,15
> si scambiano n. 3 bici è GRATUITO)
> Abbonamenti (si versano € 150,00 di cauzione):
> annuali  € 29,00;
> settimanali  € 5,00;
> giornalieri € 1,00
>
> E' collegato al bike sharing l'uso del TPL
>
> A fronte di questa informazione sorge il nostro naturale Diritto ad alzare
> la voce, a gridare (ed altro).
> E' la mia opinione, che vorrei confrontarla con la mia associazione e,
> poi, con tutte le altre associazioni che sono attive sul tema della mobilità
> (che a Roma uccide).
>
> Con un cordiale abbraccio.
>
> Vito De Russis