ANCORA UN CICLISTA TRAVOLTO ED UCCISO A ROMA Stampa
Venerdì 26 Aprile 2019 09:34

 

ANCORA UN CICLISTA TRAVOLTO ED UCCISO A ROMA

Il ciclista marocchino di 35 anni  non c’è piu’.E’ stato ucciso da un giovane alla guida di un’Alfa Romeo sulla via Casilina.Tanti morti e feriti in una citta’che non  riconosce il diritto ad avere il nostro spazio sulle strade.Al contrario,si asfaltano le carreggiate solo per i motorizzati(FOTO 1),le piste ciclabili separate arrivano con il contagocce(FOTO 2),non sono capaci di far inserire nel codice della strada la “CORSIA DI RISPETTO PER IL CICLISTA” nelle aree metropolitane delle grandi citta’(FOTO 3),peggio ancora quando si parla della banda rumorosa ad evidenziare tale corsia,sono un rebus per gli amministratori(Foto 4),per non parlare,infine, dell’assenza di impianti per la pratica ciclistica in sicurezza dei nostri giovani,i benedetti CICLODROMI(FOTO 5).

 

Intanto gli automobilisti si scatenano contro di noi,ci additano come le zanzare stradali!E’ mai possibile che non capiscano la nostra fragilita’?

 

Chiedo a loro un po’ di comprensione,di pazienza,siamo  senza airbag con il duro asfalto sempre pronto ad accoglierci.Rallentate la vostra corsa quando ci notate in lontananza e sorpassateci  senza sfiorarci(FOTO 6).

 

Intanto,caliamo il nostro capo per onorare il povero ciclista marocchino deceduto  inviando le sentite condoglianze dei ciclisti romani alla sua famiglia.

 

  1. Di Pretoro  

 

 

OLTRE LA DISTANZA DI SICUREZZA,AL CICLISTA E' DOVUTO IL SUO SPAZIO NELLE STRADE!

Carissima Paola Gianotti

Complimenti per le tue imprese ciclistiche e soprattutto per quanto fai per la sicurezza di chi pedala.

Chi ti scrive è Gianfranco Di Pretoro,giornalista romano,ciclista da quasi sett’anni  e da trent’anni impegnato per il rispetto del ciclista sulla strada(digita il mio nome su Google e vedi qualcuno dei miei lavori pur non aderendo ai social network.

Come non gradire la “Campagna sul sorpasso a distanza del ciclista”.A Roma dicono”tutto fa’ brodo” poi c’è la dura realta’,quella delle tante strade strette in cui noi siamo di troppo.LA CONVIVENZA DEI CICLISTI CON I MOTORIZZATI NON SARA’ MAI POSSIBILE,per la diversa natura dei mezzi,i secondi piu’ veloci e pesanti,spesso guidati da menti alterate!

Una buona percentuale di sicurezza per il ciclista la danno solo le ciclovie SEPARATE.Purtroppo sono di lenta realizzazione e non permettono quella capillarita’ di cui il ciclista ha bisogno.

Nei paesi del nord Europa,quando, per la ristrettezza della carreggiata,non è possibile realizzare la pista ciclabile separata, si tracciano in ambo i lati due corsie che ho chiamato di rispetto verso il ciclista.Questa bike lane puo’, anzi, dev’essere collocata su TUTTE le strade in cui il ciclista è autorizzato a passare.Quando il pedalatore la occupa le auto non possono invadarla,al contrario,lo possono, quando lui è assente.Costa poco,lo spazio del ciclista è riconoscibile,non determina disagi alla circolazione perche’ in assenza del ciclista puo’ essere invasa,realizza la rete ciclabile e con la collocazione della BANDA RUMOROSA esterna migliora un tantino la sicurezza del ciclista, almeno avverso la distrazione imperante in questi ultimi tempi.

Tale corsia,necessita di un solo impegno da parte dei responsabili delle strade,la LISCIATURA DELLA BANCHINA LATERALE UNA VOLTA PER TUTTE.Altro passo in avanti verso la nostra sicurezza.

Ho scritto al Ministro delle Infrastrutture,alla Commissione Trasporti della camera e mi hanno risposto che si stanno interessando al problema.

Se ne sei convinta,parlane anche tu quando puoi.

Saluti e buona pedalata 

  1. Di Pretoro
Ultimo aggiornamento Sabato 27 Aprile 2019 06:54