La Mobilità Sostenibile Ciclistica si sta ampliando in Europa Stampa
Mercoledì 24 Giugno 2009 06:30
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Mercoledì 24 Giugno 2009  18:33

LA MOBILITA' CICLABILE SI ESTENDE IN EUROPA


Esperienze positive realizzate nell’ambito di un progetto europeo in varie città del continente.

In vari paesi europei da diversi anni sono state attivate politiche attive per favorire la mobilità ciclabile.

Un esempio in tal senso è costituito dal progetto europeo Spicycles, iniziato nel 2006, cui hanno aderito diverse importanti città, fra le quali: Barcellona, Berlino, Bucarest, Goteborg, Roma.

I risultati del progetto sono visibili sul sito web, dove si trovano inoltre svariate informazioni, quali, ad esempio, una mappa dei progetti realizzati in Europa per la mobilità ciclabile, e la possibilità di confrontare le varie esperienze, attraverso un sistema di benchmarking.

In futuro questi risultati saranno integrati con altri progetti quali Civitas-Mimosa (cui partecipa anche Bologna), e “Amsterdam Cycling per la sostenibilità”.

Tra i vari schemi di messa a disposizione per la popolazione di biciclette pubbliche adottati delle varie città, ci sono diversi punti in comune:

- sistema automatico di affitto e restituzione. La tecnologia permette sistemi veloci, comodi e sicuri, senza bisogno di personale.

- Accesso facile e veloce. La registrazione avviene in pochi minuti.

- Presenza di stazioni fisse.

- In genere è prevista una card che può essere usata anche sui tradizionali sistemi di trasporto pubblico.

- I clienti registrati versano un deposito cauzionale che possono pagare in contanti o mediante addebito sulla carta.

- Spesso si ha un’alta concentrazione di stazioni e biciclette a 300-400 metri di distanza tra loro. Questo perché gli studi hanno dimostrato che la gente preferisce non camminare più di 400 metri per accedere ai trasporti pubblici.

- I primi 30 minuti sono gratuiti.

Ogni città ha scelto un proprio approccio per incentivare l’uso della bicicletta, spesso anche attraverso specifiche iniziative di sensibilizzazione e comunicazione, con approcci diversi in base alle varie esperienze.

A Barcellona, ad esempio, il ciclismo è ben accettato e la città è fornita di piste ciclabili e mappe.

A Bucarest, invece, non c’è stato un supporto dell’amministrazione locale per il progetto, mentre a Berlino questo ha assunto un’alta priorità.

Le informazioni per la divulgazione del progetto devono essere chiare e ben descritte, pubblicizzate nel migliore dei modi e con tutti i mezzi di comunicazione in modo che arrivino a tutti i potenziali fruitori.

In genere queste sono gli aspetti significativi delle varie iniziative di divulgazione realizzati nelle varie città:

- Fornire mappe, opuscoli, brochure;

- Organizzare incontri informativi nelle scuole per promuovere l’uso delle biciclette già alle scuole primarie;

- Realizzazione di campagne pubblicitarie: es. settimana della bicicletta;

- Incontri con gruppi di riferimento nelle varie città con esperti nel settore.

A Barcellona è stata predisposta una “Guida sulle biciclette” rivolta agli alunni delle scuole, per la promozione e l’uso delle biciclette.

La guida riporta alcune informazioni pratiche sul ciclismo e include una mappa della città che evidenzia le piste ciclabili edi vari parcheggi per le biciclette .

Questo sistema è stato avviato nel 2007 con un servizio concentrato in centro, e adesso è stato esteso a tutta la città e nelle aree universitarie. È stato concepito come una forma di trasporto pubblico individualizzato che permette un accesso facilitato ai treni e alla metro. Alla fine del 2008 sono state realizzate un totale di 400 stazioni a meno di 300 metri l’una dall’altra.

Nonostante il piano Spicycles stia dando buoni frutti, è necessario aumentare il livello di “ciclismo”.

Studi mostrano che la macchina, utilizzata per brevi tratti, può essere sostituita dalla bicicletta, ma molta gente non considera questa alternativa perché disinteressata o perché la considera meno sicura e soddisfacente, ignorando, invece, la possibilità di limitare gli incidenti d’auto, contribuire al miglioramento del proprio stato di salute e dimezzare nettamente il livello di inquinamento.

D’altra parte laddove si realizzano iniziative in modo convinto e sistematico i risultati vengono raggiunti: a Barcellona i ciclisti sono aumentati del 135%.

D’altra parte le esperienze hanno mostrato come è essenziale integrare l’introduzione di sistemi di biciclette pubbliche in piani di trasporto a lungo temine, come dimostrato a Parigi, Londra e Amburgo.

Ad esempio, un singolo biglietto o una card che sia valida sia per il trasporto pubblico che per le biciclette pubbliche, permette alle persone di includere le bici nei loro viaggi.

Nella conferenza “Velo-City”, tenutasi il 12 maggio a Bruxelles, la Commissione Europea ha promosso il ciclismo come un modo salutare di spostarsi.

Per il periodo 2007/2013, sarà utilizzato un budget di circa 600 milioni di euro da investire per la creazione di infrastrutture ciclabili, e l’UE si è impegnata mettendo a disposizione i fondi strutturali e di coesione.

“Velo-City” si tiene ogni due anni in diverse città europee, le prossime saranno Glasgow, Parigi, Dublino e Monaco.

Per chi vuole approfondire

- http://spicycles.velo.info/

- www.velo-city2009.com/

- http://ec.europa.eu/transport/urban/urban_mobility/urban_mobility_en.htm

- http://www.dringdring.be/index_fr.php3

Mercoledì 24 Giugno 2009  18:33

Ultimo aggiornamento Mercoledì 24 Giugno 2009 14:51