LETTERA APERTA AL MINISTRO PER LA SICUREZZA DEI CICLISTI. Stampa
Martedì 23 Maggio 2017 17:06

FACCIAMO RISPETTARE IL CICLISTA SULLA STRADA

Preg.to  On.

  1. DEL RIO

Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti      

                                                                                                                            LETTERA    APERTA     

Sign.Ministro

Come Lei ben sa’,i nostri tesserati  della  FCI Lazio,come altri,pedalano ogni giorno con la paura a causa dell’incivilta’ incontrollata  di mezzi piu’ pesanti e veloci.Certo,anche i ciclisti sbagliano ma ,a differenza degli altri,loro, pagano di persona.Dobbiamo,assolutamente,riconoscere a chi usa la bici il suo spazio nella strada,in particolare,quelle che portano fuori della citta’ verso le mete turistiche piu’ ambite,notoriamente piu’ pericolose per l’alta velocita’ dei  mezzi.

Nei convegni sulla sicurezza stradale,le buone intenzioni non mancano ma si capisce che i relatori o i loro consiglieri,non sono ciclisti esperti ,quelli che pedalano ogni giorno sulle strade aperte al traffico.Noi frequentiamo quasi sempre strade secondarie, strette ed incontrollate.Qui le auto,le moto,i camion la fanno da padrone alla faccia della convivenza!

Il cartello “superare i ciclisti distanziandoli” (Foto 1) rientra come esempio delle buone intenzioni  perche’ tante strade sono larghe appena 8 mt e spesso,con la contemporaneita’ di due furgoni,noi siamo di troppo.(Foto 2)

In Olanda,alcuni percorsi,dove  la ristrettezza  della carreggiata non consente la costruzione della ciclostrada “SEPARATA” (Foto 3)si tracciano due corsie  sull’asfalto  per  sottolineare sempre il diritto del ciclista ad avere il suo spazio(Foto 4 ).Gli automezzi possono invaderle solo in sua assenza(Foto 5).

In fondo, basterebbe apportare una piccola modifica del codice della strada ,cominciare con i percorsi turistici regionali e per risparmiare,limitarsi  alle sole line tratteggiate con il logo  della bici di tanto in tanto.(Foto 6).

Un altro “Salvavita”,è costituito dalla “BANDA RUMOROSA”(Foto 7)collocata  esternamente alla corsia di riposo di alcune strade(Foto 8).Quanti investimenti sono avvenuti per la distrazione di chi guida!

Signor Ministro Del Rio,non rimane che augurarci  un suo pronto intervento verso la concreta sicurezza del ciclista.

  1. Saluti
  1. Di  Pretoro

Federazione Ciclistica Italiana Lazio

Responsabile Piste Ciclabili  e Viabilita’               

Allegate 8 Foto

Roma,22 5 2017

IL CICLISMO LAZIALE E' CON NICKY HAYDEN

Non c’è giorno che un ciclista venga investito gravemente sulle strade .Ieri è toccato al campione di motociclismo Nicky  Hayden,si proprio lui,caduto tante volte dalla moto a velocita’ enormi,versa in gravi  condizioni  all’ospedale di Cesena per essere stato investito da un’auto  mentre andava in bicicletta.

Noi tutti,che percorriamo con la paura le stesse strade gli auguriamo di superare questo difficile momento insieme all’affetto dei suoi cari.

Sono in corso le indagini per capire la dinamica dell’incidente ma la strada Tavoleto-Riccione non è molto trafficata  ma  basta un’impatto a 50 kmh per sconquassarci le membra .Le auto pesano oltre i 1.000 kg  e chi le guida si distrae facilmente.Due. tre secondi  sullo smart phone ,un po’ di vento,la lieve pendenza della carreggiata,una buca, per far deviare il mezzo di pochi cm. ed investire il malcapitato ciclista.Nicky Hayden era solo,sulla destra e quindi occupava uno spazio massimo di 50 cm. facilmente superabile da qualunque automezzo guidato con attenzione.

Signori delle istituzioni ,i 16 454 ciclisti feriti (morti 251)nel 2015 impongono una reazione decisa ed urgente per  avviare soluzioni visto che la strada è di tutti.

Da ciclista, non posso che gridare con tutta la mia rabbia  la necessita’ di  separarmi  sulle strade dai guidatori  di automezzi.Noi siamo di troppo e le cause che procurano incidenti sono infinite.Intanto riconosciamo che gli incidenti piu’ letali sono lungo le strade nell’area metropolitana delle grandi citta’  o le provinciali a scarso traffico ma piu’ veloce.Di seguito,solo qualche soluzione per sperare in un futuro megliore:

1 CICLOVIE  TURISTICHE  ALL’OLANDESE,SEPARATE  DALLA  VIABILITA’  ORDINARIA.Foto 3.Basta  con le costose piste ciclabili ,vogliamo una semplice e liscia  ciclostrada asfaltata ed illuminata, lontana dal flusso veicolare.

2 SUBITO,DOVE C’E’  UNA CORSIA  DI RIPOSO  LARGA ALMENO 1,25 mt.(Foto 4)QUESTA,VA’  EVIDENZIATA  ESTERNAMENTE CON LA BANDA RUMOROSA(Foto 5).Sicuramente molti incidenti dovuti alla distrazione si sarebbero potuti  evitare.

3)I CICLOSPORTIVI  SONO TANTI,TANTISSIMI MA NON HANNO UN PUNTO D’INCONTRO  COME  QUELLI  DI ALTRE SPECIALITA’.E’GIUNTO IL MOMENTO DI COSTRUIRE  I  CICLODROMI,PARTICOLARMENTE UTILI  NELLE GRANDI CITTA’,costano poco e permettono l’uso polivalente per vari relax.(Foto 6)

  1. Di Pretoro

Federazione Ciclistica Italiana Lazio

Responsabile piste ciclabili e viabilita’CICLISTI,DOBBIAMO REAGGIRE CONTRO LA NOSTRA INSICUREZZA SULLE STRADE

Ora basta,chi va’ in bicicletta sulle strade aperte al traffico deve sapere che rischia la vita piu’ di qualche anno fa’ !L’illegalita’ non controllata  sta’ uccidendo soprattutto le utenze deboli,quelle che se sbagliano pagano di persona.Nei vari dibattiti sulla sicurezza stradale sento sempre parlare delle stesse cose,di cultura,di diminuire la velocita’ delle auto,di passare a distanza su strade gia’ tanto strette senza mai dire quello che serve:ciclisti ,se andate sulle strade aperte al traffico lo fate a  vostro rischio e pericolo visto che noi vigili non siamo piu’ in grado di controllare l’incivilta’ che ci circonda  e tanto meno possiamo promettervi a breve percorsi ciclabili separati dagli altri veicoli.Questa è la dura realta’.

Tutto cio’ ,pero’,è illegale perche’ la strada è di tutti ed una seria democrazia si misura proprio nel rispetto delle minoranze,dei deboli.

E’ giunto,dunque, il momento di manifestare con forza  sulla strada il nostro diritto di esistere!  

Lo Stato,le Regioni,i Comuni,le Federazioni  e tutte le Associazioni  ciclistiche,INSIEME,subito,devono favorire la visibilita’,il rispetto  del ciclista sulla strada con azioni  viarie concrete,programmi mediatici mirati  e manifestazioni di massa  partendo dall’organizzare “La giornata dei ciclisti”.

  1. Di Pretoro    

 

 

Ultimo aggiornamento Mercoledì 24 Maggio 2017 07:26