CICLISTI,UNIAMOCI, PER AZIONI CONCRETE SUBITO ! Stampa
Martedì 01 Maggio 2018 07:07

CICLISTI,UNIAMOCI, PER AZIONI CONCRETE SUBITO !

Partecipare alla Bicifestazione di Roma 2018 è stato come entrare nel borsino,un gran vociare in cui si contestava il “sistema”poco reattivo verso il mondo della bicicletta.Una rivoluzione pacifica con tante proposte al servizio del ciclista e della Capitale.In fondo il risanamento ambientale passa anche attraverso la mobilita’ a pedale.

Forse ci vorrebbe una maggiore intesa tra le Associazioni,quel dialogo con alla base la vita vissuta in bicicletta insieme agli altri utenti della strada .Sia ben chiaro,tutte le proposte sono rispettabili ma qualcuna piu’ delle altre.E’ proprio in questa analisi critica che c’è bisogno dell’incontro delle associazioni.Prima di  qualche esempio è necessario fare due premesse:

A)facciamola finita di diversificare i vari tipi di ciclisti,quello urbano,sportivo o turista,la stessa persona un giorno va’ al lavoro in bicicletta ed un’altro si fa’ un bel viaggio lungo il Tevere o partecipa alla Granfondo.Il ciclista è UNO e noi ,responsabili di Associazioni, dobbiamo curare gli interessi di tutti(Foto 1).

B)La convivenza tra ciclisti e motorizzati non è possibile per il diverso peso e velocita’ dei mezzi considerati.La cultura,il rispetto delle normative, potranno migliorare la situazione ma è decisamente consigliabile la viabilita’ separata sia in citta’ che fuori(Foto 2 -3).

Di seguito alcune osservazioni  sulle proposte piu’ in voga in questi  ultimi tempi in materia di ciclabilita’ :

CODICE DELLA STRADA

Le Associazioni chiedono maggior tutela per le utenze deboli  e la riduzione della carreggiata per fare posto alla pista ciclabile(costosa rivoluzione che non consente la capillarita’ delle infrastrutture).La Federazione Ciclistica Italiana Lazio chiede ,invece,che venga riconosciuto l’utente ciclista su tutte le strade attraverso la bike lane disegnata a terra(Foto 4).Come in Olanda,questa puo’ essere invasa solo in assenza del ciclista(Foto 5).Tale corsia,collocabile anche sulle strade strette 7 mt.,potrebbe essere delimitata dalla Banda Rumorosa(Foto 6).  

GIOVANI

In tante riunioni  si parla sempre di progetti per la scuola,percorsi protetti biciscuola,eventi  organizzati per i bambini.Niente da obiettare.Guai,pero’,di    ciclismo sportivo.Come si fa’ a non capire la valenza formativa dell’agonismo?Nessuno di queste associazioni  chiede al Comune alcune aree liberate dalle auto per far divertire liberamente  i nostri ragazzi sotto casa.Guai,poi,a chiedere di spendere 700.000 euro per un ciclodromo(Foto 7).La conclusione è che il  ciclismo è l’unica specialita’ sportiva a non avere impianti nella Capitale.In compenso,gli adolescenti romani, sono appassionatissimi delle minicar che  alla barba dei controlli  gironzolano rumorosi nella citta’(Foto 8).

I ciclisti vogliono pedalare bene oggi!In questo senso dobbiamo fare il “nostra colpa”.Parliamo sempre di piani urbani della mobilita’,di percorsi futuri,raramente di problematiche riguardanti l’esistente.Qualche santa associazione di volontariato(Foto 9) ci libera dalle canne lungo il Tevere(Foto 9)ma non basta.La manutenzione richiede impegno amministrativo costante perche’ i percorsi disagiati  sono il massimo disincentivo per non pedalare. Dove sono le lotte per lisciare le banchine stradali(Foto 10) ?Per un sottopasso di 100 mt. si sono mosse tutte le associazioni cicloambientaliste mentre,per  le strade contorte solo qualche ben pensante.

SICUREZZA

Come non essere d’accordo quando si chiedono controlli per il rispetto delle regole stradali,di multare chi sorpassa in modo azzardato,va’ veloce,parcheggia come un’incivile o usa lo smartphone  mentre guida?Poi c’è la mente alterata,incontrollabile.Non rimane che ribadire la necessita’ di separarsi da questi diavoli impazziti anche se talvolta non basta(Foto 11).Poi c’è l’uso del Casco Protettivo.E’ decisamente un salvavita,piu’ in citta’ che fuori,eppure c’è chi nega tale funzione!La sicurezza merita un’altra osservazione:impartire le “norme comportamentali” ai giovani significa trasmettere l’esperienza acquisita sulla strada in bicicletta  e non sui libri(Foto 12). 

  1. CORRECT

Ovvero ci sono alcune decisioni  giuste culturalmente ma di difficile applicazione nel concreto.

Le Associazioni  si affannano a chiedere la velocita’ ridotta in tutta la citta’ di Roma a 30 kmh.Cio’ è impossibile perche’ esistono varie tipologie di strade.In quelle di scorrimento,tale velocita’,potrebbe costituire addirittura un pericolo.Va’ bene,invece, nelle vie di quartiere o zona residenziale.

Altro argomento è il superamento del ciclista ad una distanza di circa 1,5mt.Tale legge,se ha lo scopo di far rispettare il ciclista sulla strada(come avviene in Spagna e Francia)ha un senso, altrimenti è una delle tante iniziative che difficilmente porteranno dei benefici concreti.Sicuramente,il buon Mario Davico,primo firmatario,non ha mai percorso certe strade in bicicletta come via della Magliana dove il ciclista è un’optional(Foto 13).  

  1. Di Pretoro

Federazione Ciclistica Italiana Lazio

Responsabile piste ciclabili e viabilita’

Roma,29 4 2018