ALTRI DUE CICLISTI MORTI SULLE STRADE..................NOI RASSEGNATI................DORMIAMO! Stampa
Lunedì 04 Febbraio 2019 08:10

ALTRI DUE CICLISTI MORTI SULLE STRADE..................NOI RASSEGNATI................DORMIAMO!

Ancora due ciclisti investiti,due giovani ventenni uccisi da vigliacchi,gente a cui l’omicidio colposo fa’ un baffo!Sto’ pensando che la morte del ciclista sulla strada non fa’ piu’ notizia,qualche cenno sui media poi nulla piu’.Le Amministrazioni ci regalano, dopo estenuanti riunioni ,qualche metro di pista ciclabile ma se ne fregano di darci lo spazio che ci spetta come gli altri utenti .

Ecco perche’ non c’è giorno che siamo protagonisti di tragedie a Roma(Via delle Valli,Ponte Salario),a Pomezia,in Sicilia,in Italia.Il primo febbraio è stato investito l’ottimo professionista Manuel Sensi,lo scriteriato automobilista, si è prima fermato,poi vista la gravita’ del ragazzo è ripartito come un razzo.Questa è la dura realta’.

E’ ora di farla finita con riunioni comunali sterili,con protagonisti gente che non sa’ neanche tenersi in equilibrio sulla bici invece di ascoltare chi pedala ogni giorno con la paura,la rassegnazione,il fatalismo.

Dove sono le altisonanti Federazioni ciclistiche,cosa aspettano le Associazioni per reagire a questo massacro?Si bloccano le strade per cretinate da stadio e noi ciclisti,calmi e sereni a tenerci la violenta sopraffazione di chi è piu’ forte.

Una nazione è civile quando cresce con il DIALOGO,ma i ciclisti da chi vengono ascoltati?

  1. Di  Pretoro    

Preg.to  On.

  1. DEL RIO

Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti      

                                                                                                                            LETTERA    APERTA     

Sign.Ministro

Come Lei ben sa’,i nostri tesserati  della  FCI Lazio,come altri,pedalano ogni giorno con la paura a causa dell’incivilta’ incontrollata  di mezzi piu’ pesanti e veloci.Certo,anche i ciclisti sbagliano ma ,a differenza degli altri,loro, pagano di persona.Dobbiamo,assolutamente,riconoscere a chi usa la bici il suo spazio nella strada,in particolare,quelle che portano fuori della citta’ verso le mete turistiche piu’ ambite,notoriamente piu’ pericolose per l’alta velocita’ dei  mezzi.

Nei convegni sulla sicurezza stradale,le buone intenzioni non mancano ma si capisce che i relatori o i loro consiglieri,non sono ciclisti esperti ,quelli che pedalano ogni giorno sulle strade aperte al traffico.Noi frequentiamo quasi sempre strade secondarie, strette ed incontrollate.Qui le auto,le moto,i camion la fanno da padrone alla faccia della convivenza!

Il cartello “superare i ciclisti distanziandoli” (Foto 1) rientra come esempio delle buone intenzioni  perche’ tante strade sono larghe appena 8 mt e spesso,con la contemporaneita’ di due furgoni,noi siamo di troppo.(Foto 2)

In Olanda,alcuni percorsi,dove  la ristrettezza  della carreggiata non consente la costruzione della ciclostrada “SEPARATA” (Foto 3)si tracciano due corsie  sull’asfalto  per  sottolineare sempre il diritto del ciclista ad avere il suo spazio(Foto 4 ).Gli automezzi possono invaderle solo in sua assenza(Foto 5).

In fondo, basterebbe apportare una piccola modifica del codice della strada ,cominciare con i percorsi turistici regionali e per risparmiare,limitarsi  alle sole line tratteggiate con il logo  della bici di tanto in tanto.(Foto 6).

Un altro “Salvavita”,è costituito dalla “BANDA RUMOROSA”(Foto 7)collocata  esternamente alla corsia di riposo di alcune strade(Foto 8).Quanti investimenti sono avvenuti per la distrazione di chi guida!

Signor Ministro Del Rio,non rimane che augurarci  un suo pronto intervento verso la concreta sicurezza del ciclista.

  1. Saluti
  1. Di  Pretoro

Federazione Ciclistica Italiana Lazio

Responsabile Piste Ciclabili  e Viabilita’               

Allegate 8 Foto

Roma,22 5 2017

Federazione Ciclistica Italiana Lazio

Responsabile piste ciclabili e Viabilita’

Via Vigna Girelli n.25 00148 Roma

Tel. Cell. 3280608637

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                                                                        Alla Preg.ta Dott.ssa

                                                                        MARIA TERESA  DI MATTEO

                                                                        Vice Capo di Gabinetto di Danilo Toninelli

                                                                        Ministro Infrastrutture e Trasporti

                                                                        P.le di Porta Pia 1-00198 Roma(Racc. n.15082045287-5)

                                                      

                                                                        All’On.ALESSANRO  MORELLI

                                                                        Presidente della IX Commissione Trasporti

                                                                        Palazzo Montecitorio(Racc.n.15082045285-3)

                                                                        Piazza Montecitorio -00186 Roma

 

                                                                LETTERA   APERTA            

       

     LA CORSIA DI RISPETTO PER IL CICLISTA SU TUTTE LE STRADE

 

Sono un dirigente della FCI Lazio per lo sviluppo delle piste ciclabili nella mia regione ma soprattutto pedalo ogni giorno sulle strade urbane ed extraurbane,oltre 7.000 km l’anno.Come voi potete immaginare,il piacere di muoversi in bicicletta,è sconvolto spesso dalla paura.Dietro quei 254 morti e migliaia di ciclisti feriti(Istat 2017) c’è tutto il mio disagio per le tante famiglie distrutte,per l’impegno che sembra sempre esiguo e la lentezza ossessiva della burocrazia.Mettiamoci l’anima in pace,non si puo’ convivere con i mezzi motorizzati,piu’ veloci e pesanti,tutti ben protetti e noi nudi.Che puo’ fare la cultura del rispetto quando le menti sono alterate e la guida distratta da un cellulare?Le nazioni piu’ evolute sanno benissimo che il ciclista va’ rispettato e protetto in ciclovie autonome.Quando cio’ non è possibile per vari motivi,le Amministrazioni locali Olandesi non gli fanno mai mancare il loro spazio,la corsia di rispetto per il ciclista.

Queste linee sulla carreggiata,nonostante la loro semplicita’,danno al ciclista la dignita’ di utente, troppo spesso espressa solo sulla carta!

“Finalmente,il ciclista,in questa Bike Lane, si sente come il pedone sul marciapiede.Certo,la sicurezza è solo all’inizio ma i motorizzati,finalmente,non si sentiranno piu’ i padroni di tutta la strada,non ci considereranno degli insetti.Loro potranno invadere la corsia solo in nostra assenza.

Questa corsia è utilissima soprattutto nelle strade extraurbane dove si è continuamente sfiorati dai numerosi insensati in auto e moto.Foto 2

Quali sono i vantaggi della Corsia di Rispetto per il ciclista?

-Si colloca ovunque,anche sulle strade strette 7 metri.Con tale corsia la capillarita’ della rete ciclabile cittadina o regionale è garantita.

-Proprio perche’ valicabile in assenza del ciclista,non limita assolutamente la circolazione complessiva.

-E’ economica.Per risparmiare,poi, non servono tanti colori,bastano due linee come le ho incontrate in Olanda,Svizzera e Germania.Lo scopo è lo stesso.Foto 3-6-7

-La corsia di rispetto per il ciclista permette di unire facilmente  le ciclovie esistenti o in costruzione per il raggiungimento di mete turistiche o naturalistiche.Foto 1

-Con la collocazione esterna della Banda Rumorosa,la sicurezza del pedalare in questa corsia,fa’ un salto notevole,soprattutto,ora,che la distrazione del guidatore la fa’ da padrona.La Banda rumorosa,dunque,è un vero salvavita tanto che la si comincia a notare anche in Olanda.Foto 4-5

-Si avranno sicuramente meno investimenti,meno incidenti.Vi sembra poco?

-Non richiede una specifica manutenzione e quindi altri soldi risparmiati.

-Educa gli automobilisti alla nostra presenza ed i ciclisti a pedalare nella corsia.

-La realizzazione delle “Corsie di rispetto per il ciclista” nelle strade provinciali incrementera’ l’uso della bicicletta come non mai.

Un solo limite!!!!!!!!!      

Lo stato attuale della banchina stradale  su cui si dovrebbe realizzare la corsia è in gran parte malmessa.C’è di tutto,dai tombini traditori,alle buche,alle radici.Finalmente,si dovra’ sistemare  per bene il margine della strada una volta per tutte!Foto 8

 

 

 

 

Perche’ Vi ho scritto?

Il Vostro compito è quello di inserire la “corsia di rispetto per il ciclista” nel Piano Nazionale della Mobilita’ ciclistica(Legge quadro del 21 12 2017) affinche’ le Regioni ed i Comuni possano usufruirne ed inserirle nei loro programmi triennali.Naturalmente,tale infrastruttura’,dovra’ trovare lo spazio adeguato anche nel nuovo codice della strada.

Noi ciclisti,siamo stanchi di pagare cosi’ duramente per una passione rispettosa dell’ambiente e degli altri.Basta con il chiacchiericcio,vogliamo “due linee per terra” che ci facciano identificare dagli altri utenti assegnandoci il giusto spazio sulla strada,in particolare quelle extraurbane.

Vi prego,a nome di tutti i tesserati della Federazione Ciclistica Italiana e dei miei tanti amici appassionati della bicicletta,attivateVi al piu’ presto per garantirci una sicurezza almeno un tantino migliore.Restiamo in attesa.

Distinti saluti

Allegate n.9 foto

Roma,15 9 2018

 

 

Ultimo aggiornamento Lunedì 04 Febbraio 2019 08:12