RAY BANHOFF di ROLLING STONE :VITTIMA DELLA CIVILTA' DEL MOTORE Stampa
Domenica 28 Luglio 2019 09:26

RAY BANHOFF di ROLLING STONE :VITTIMA DELLA CIVILTA' DEL MOTORE

Caro Davide

Il tuo intervento verso Ray sottolinea quanto ci sia da fare per affermare che la strada sia di tutti.

Non ci facciamo illusione :la convivenza tra ciclisti e motorizzati non è possibile per la natura diversa dei mezzi considerati e soprattutto per l’instabilita’ “incontrollata” di chi guida questi strumenti piu’ pesanti e veloci.

La lotta deve partire dal rispetto delle istituzioni verso i ciclisti,utenze deboli per eccellenza,assegnandogli  lo spazio sulla carreggiata nel codice della strada(Foto 1).In Olanda,in occasione del Giro 2016,ho visto la Lampre allenarsi in questa corsia con le bici da crono(Foto 2).Meglio ancora delimitarle con la banda rumorosa(Foto 3).Il punto di arrivo saranno le ciclovie separate(Foto 4-5) ed ai ciclodromi per l’agonismo giovanile(Foto 6) .Tutto il resto è una perdita di tempo a svantaggio sempre dei ciclisti.

Cari saluti    Gianfranco  Di Pretoro