Giornata Internazionale per l'eliminazione della Violenza contro le Donne. Stampa
Scritto da Santoni Maurizio   
Venerdì 20 Novembre 2020 13:37
Se non legge correttamente questo messaggio, cliccare qui

 

voci di donne - foto di Luigi Burroni del diario di Luisa T.

Archivio dei diari / 18 novembre 2020
newsletter n. 418

Voci di donne

Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne

Nel dicembre del 1999 l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha designato il 25 novembre come Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne e ha sollecitato governi, istituzioni nazionali ed internazionali, associazioni, a promuovere attività finalizzate a sensibilizzare l’opinione pubblica in merito. 

In questi ultimi mesi, con l'emergenza pandemica del Covid-19, i dati si sono fatti più allarmanti: altre donne hanno subito violenza o sono state uccise.

In questo difficile quadro, l’Archivio diaristico nazionale, impegnato nella custodia delle memorie, nella ricerca e nella divulgazione scientifica, propone un seminario con il fine di avviare un approfondimento e una comune riflessione culturale sul tema della violenza sulle donne.

Consapevole che le memorie possono offrire significativi materiali di studio e riflessione sul tema della violenza sessuale, l’Archivio diaristico ha chiesto ad alcune studiose di leggere e riflettere insieme sulle scritture donate da diariste vittime di violenze di genere. Siete pertanto tutti invitati a partecipare all'incontro La violenza di genere. I racconti delle diariste dell'Archivio di Pieve Santo Stefano che si terrà giovedì 25 novembre a partire dalle ore 17:30 sulle nostre piattaforme digitali.
Introduce e coordina Patrizia Gabrielli, Università di Siena.
Intervengono: Maria Laura Branciforte, Universidad Carlos III Madrid Getafe; Natalia Cangi, direttrice dell'Archivio dei diari; Melania G. Mazzucco scrittrice; Barbara Poggio, Università di Trento. Letture di Donatella Allegro.Sarà possibile seguire la diretta streaming collegandosi ai canali dell'Archivio:
pagina Facebook: https://www.facebook.com/archiviodiari
canale YouTube: https://www.youtube.com/archiviodiari

 

la tua donazione fa rivivere la memoria per sempre 

 
 
Concorso DiMMi 2021

DiMMi 2021: parte oggi la 6ª edizione del concorso 
DiMMi - Diari Multimediali Migranti lancia la 6ª edizione del concorso nazionale rivolto a persone di origine o provenienza straniera che vivono o hanno vissuto in Italia o nella Repubblica di San Marino.
I vincitori saranno annunciati in occasione del 37º Premio Pieve Saverio Tutino nel mese di settembre 2021, e le loro storie saranno raccolte in un volume pubblicato dall’editore Terre di mezzo entro l’anno successivo. Tutte le opere inviate - vincitrici e non - rimarranno custodite presso l’Archivio dei diari di Pieve Santo Stefano.
Potranno partecipare al concorso le prime 100 proposte che arriveranno nella sede di una delle organizzazioni aderenti entro il 30 aprile 2021 ma saranno ammessi solo racconti autobiografici inediti, presentati in forma scritta ma anche attraverso fotografie, immagini, e-mail, lettere e disegni, cartoline, video o musica. I racconti potranno essere redatti in italiano o in lingua straniera; non dovranno essere concepiti necessariamente in forma di “diario”, ovvero con una scansione temporale giornaliera, ma il requisito vincolante è che siano narrazioni di sé.
Il Comitato scientifico riterrà di particolare interesse i racconti che trattano della cultura di origine, dell’esperienza di migrazione e/o del vissuto dell’autore nel paese di arrivo o di transito.


Per partecipare è necessario scaricare il modulo di partecipazione, compilarlo in ogni sua parte e firmarlo, per poi inviarlo insieme alla storia presso una delle sedi indicate nel sito DIMMI di Storie Migranti. Per tutti i dettagli sulle modalità di partecipazione, è necessario scaricare e leggere il regolamento del concorso al seguente link:
https://www.dimmidistoriemigranti.it/concorso

 
 
Diario 2020 su Radio 3 - foto di Luigi Burroni del diario di Linda Baldin

Diario 2000-2020: i diari dell'Archivio su Radio 3

La pandemia di Covid-19 ha apposto un sigillo sul tempo. Il 2020 sarà raccontato come un anno spartiacque, ovunque nel mondo e così anche in Italia. Eppure, così come ci sarà un “dopo”, è esistito un “prima”. E per comprendere il Paese che a partire dal 9 marzo si è ritrovato chiuso dentro casa, non possiamo trascurare quello che è successo nel recente passato. I fatti del G8 di Genova, con la morte di Carlo Giuliani il 20 luglio del 2001. La terra che trema in Abruzzo e rade al suolo L’Aquila, nella notte del 6 aprile 2009. Il 3 ottobre 2013, quando al largo di Lampedusa un barcone pieno di migranti si rovescia e 368 anime sprofondano nel mare. Prima del coronavirus, la storia delle nostre vite è stata scandita da questi fatti e da queste date: cosa è accaduto in Italia a partire dal 2000 fino a oggi, vent’anni dopo quell’anno in cui, tra attese messianiche e spauracchi catastrofici, sembrava che tutto dovesse cambiare? I racconti degli italiani rispondono alla domanda: dai diari che l’Archivio di Pieve Santo Stefano continua a raccogliere, ancora oggi, affiorano fatti e date emblematiche dell’ultimo ventennio, ma anche tendenze e abitudini sociali, “cose” che sono entrate a far parte della nostra vita in maniera palese o seminascosta e che ci hanno reso quello che siamo, o eravamo, prima della pandemia. Una selezione di queste storie italiane tra le migliaia custodite a Pieve Santo Stefano andrà in onda su Rai Radio 3: la cultura o le pratiche della globalizzazione, i nuovi equilibri familiari e i cambiamenti della genitorialità, l’ambientalismo, il precariato lavorativo, il volontariato…
Vi aspettiamo a partire dal 23 novembre su Radio 3, dal lunedì al venerdì, dopo il cartellone musicale, intorno alle 22:15 circa: https://www.raiplayradio.it/programmi/idiaridipievesantostefano

 
 
Partecipa al Premio Pieve Saverio Tutino

La vostra memoria passerà alla storia

Avete un diario nel cassetto? Non lasciate che vada in pasto ai topi del Duemila. Garantito contro usi impropri, con diritto a partecipare ogni anno a un premio di due milioni e al concorso per la pubblicazione, la memoria personale o l'epistolario familiare che sarà consegnato all'Archivio di Pieve Santo Stefano (AR) passerà alla storia. Sarà una delle mille pietre di una costruzione nuova per gli studiosi di domani: la banca dei diari. Speditelo dunque all'Archivio Diari, Pieve Santo Stefano (Arezzo).

Era il 22 novembre 1984 e su la Repubblica usciva questo trafiletto scritto da Saverio Tutino, che proprio in quei giorni dava vita all'Archivio dei diari.

Oggi, a distanza di ben 36 anni da quel primo annuncio, vogliamo rinnovare l'appello di Saverio, rivolgendo quelle stesse parole a tutti voi che ci state leggendo chiedendovi di condividerle con quante più persone possibile... così che idealmente quel messaggio scritto 36 anni fa continui ad attraversare l'Italia, nella speranza che possa far arrivare a Pieve Santo Stefano nuovi Rabito, nuove Clelia, nuove storie preziose e uniche come quelle che conserviamo e custodiamo qui nella Città del diario da così lungo tempo. Questa nostra casa è la vostra casa, perché queste storie sono un patrimonio collettivo, che appartiene a tutti noi.

Avete un diario nel cassetto?
Beh, oggi sapete cosa dovete fare.Scoprite come inviare diari, memorie ed epistolari e partecipate al Premio Pieve: http://archiviodiari.org/index.php/come-partecipare.html

 
 
Fa' la cosa giusta! 2020

L'Archivio dei diari a Fa' la cosa giusta! 

Quest’anno non è possibile tenere Fa’ la cosa giusta! nella sua forma tradizionale: la grave situazione di emergenza sanitaria impedisce questo tipo di eventi. Ma gli amici di Terre di mezzo Editore hanno trasformato gli eventi in presenza in eventi online e noi siamo felici di essere presenti con un appuntamento dedicato alla rilettura del fenomeno dell’immigrazione alla luce proprio del Covid-19.

L’Italia è infatti da tempo al centro di un movimento costante: c’è chi va e chi viene, ora come nel passato. In questo tempo di estrema chiusura vengono quindi alla luce grandi fragilità, dell’uomo e del sistema, e ulteriori difficoltà che persone di tutto il mondo stanno vivendo una volta arrivati in Italia.
Una sola parola come filo rosso e come possibile risposta: accoglienza.

Intervengono: Natalia Cangi, direttrice organizzativa dell'Archivio dei diari, Alessandro Triulzi, ordinario di Storia dell’Africa Subsahariana dal 1985, Nicola Maranesi, autore de L’abisso non ci separa, Monica Massari, docente di Sociologa presso l’Università di Milano Statale ed Elona Aliko, finalista e vincitrice dell'ultima edizione del concorso DiMMi.

Sarà possibile seguire l'evento venerdì 20 novembre alle ore 16:30 in diretta streaming dalla pagina facebook, dal canale YouTube e dal sito di Fa' la cosa giusta!

Qui i dettagli: https://www.falacosagiusta.org/programma-culturale/accoglienza-una-risposta-alla-chiusura