nel 2011 tagliati 154 treni regionali dei pendolari. Grazie B.....ni Stampa
Scritto da Santoni Maurizio   
Giovedì 16 Dicembre 2010 16:44
 

“Nel 2011 tagliati 154 treni regionali”

pubblicata da INFORMARE CONTROINFORMANDO il giorno mercoledì 15 dicembre 2010 alle ore 21.07
 

di Luca Scialo'

 

E’ quanto emerge dal rapporto “Pendolaria 2010″ di Legambiente

 



Avevamo salutato con favore gli investimenti di Trenitalia in Germania, come fosse una vittoria italiana. Ma ecco la brutta notizia, soprattutto per chi usufruisce quotidianamente dei treni regionali e che ogni giorno deve fare i conti con

 

IL RAPPORTO DI LEGAMBIENTE – Il 2011 sarà “l’anno nero” del trasporto ferroviario in Italia. Secondo quanto emerge dal “rapporto Pendolaria” 2010 di Legambiente, verranno tagliati 154 treni a lunga percorrenza su 600, mentre, per quanto riguarda il servizio ferroviario pendolare, mancano 800 milioni di euro rispetto al 2010, ossia il 45% delle risorse necessarie per garantire un servizio. La conseguenza inevitabile sarà un drastico taglio dei treni in circolazione”. Una situazione preoccupante visto il numero dei pendolari italiani, ogni giorno, 2,7 milioni di cittadini.

SI INVESTE PIU’ PER IL TRASPORTO “SU GOMMA” – Sotto accusa la cancellazione dei 1.215 milioni di euro dei trasferimenti alle Regioni per il fondo del servizio ferroviario, ma anche la soppressione, a partire dal 2011, della norma contenuta nella Finanziaria 2008, che consentiva alle regioni di trattenere una quota dell’accisa sul gasolio per il servizio ferroviario locale. “Il ministero delle Infrastrutture però – spiega Legambiente – è riuscito ad ottenere 400 milioni per l’autotrasporto e 1.230 milioni di euro per nuove strade e autostrade, tra Legge Obiettivo e Expo di Milano, nonostante il trasporto su gomma sia responsabile di oltre il 20% delle emissioni di CO2 prodotte nel nostro Paese, con una tendenza in costante crescita”. I governi che si sono succeduti in questi anni, ha denunciato Legambiente, hanno premiato per il 70% gli investimenti in strade e autostrade, a scapito delle reti metropolitane (16% del totale), e soprattutto delle linee ferroviarie, con il solo 13,7% degli investimenti totali.

E L’INQUINAMENTO? – Ma anche le regioni, spiegano gli ambientalisti, continuano a privilegiare la strada a danno della ferrovia, sia in termini di spesa per le infrastrutture che per le risorse assegnate al servizio ferroviario pendolare. Dunque si parla della necessità di ridurre l’emissione dei gas provenienti dalle auto, ma di fatto si continua a tagliare il servizio di trasporto pubblico su rotaia; il quale, se migliorato, consentirebbe oltre che una riduzione del suddetto inquinamento, anche una riduzione della congestione del traffico.

 

ritardi, soppressioni improvvise di corse, rincari dei biglietti.