“Contratto di fiume del Tevere nell’area urbana di Roma”, Stampa
Scritto da Santoni Maurizio   
Giovedì 20 Aprile 2017 17:04

Sul Tevere a Roma:

 

  1. invariate le (comunque ottimistiche) dichiarazioni del Presidente Amendola su http://www.panorama.it/news/cronaca/la-giunta-raggi-lancia-lufficio-tevere-ma-la-delibera-dove/, che ha ricevuto in questi giorni un UPDATE redazionale sul medesimo link;
  2. nella sezione http://www.lacquaonline.it/sezione/interviste/ del magazine on-line dell’Associazione Idrotecnica Italiana (nato << per diffondere l’informazione tecnica sull’acqua e l’ambiente in modo divulgativo, attuale e aperto sia al mondo professionale, produttivo e associativo, che a un dialogo diretto con il lettore>>), http://www.lacquaonline.it/interviste/2017/prospettiva-pubblico-privata-tevere-roma/. Da segnalare nella classifica degli “Articoli più letti”, in calce alle pagine di http://www.lacquaonline.it/, anche i due – scaturiti dall’attività del Consorzio Tiberina – linkati su http://www.unpontesultevere.com/ alla sezione http://www.unpontesultevere.com/?option=com_content&view=article&id=105 riguardante il “Contratto di Fiume del Tevere nell’area urbana di Roma”, sezione che verrà a breve arricchita di contenuti. Indirettamente citati nell’intervista a Lacquaonline anche http://www.unpontesultevere.com/index.php/eventi/143-nota-sul-contratto-di-fiume-del-tevere-nell-area-urbana-di-roma-inviata-ad-autorita-di-bacino-del-fiume-tevere-convocazione-riunione-sui-contratti-di-fiume-30-03-2017 e l’abstract di cui a http://www.urbanisticainformazioni.it/Il-Tevere-a-Roma.html;
  3. proprio sul “Contratto di fiume del Tevere nell’area urbana di Roma”, http://www.labsus.org/2017/04/il-contratto-di-fiume-del-tevere-uno-strumento-partecipativo-per-la-tutela-di-un-bene-comune/, sulla rivista online di LABSUS, il laboratorio per la sussidiarietà e l’amministrazione condivisa dei beni comuni.
  4.  

Tre Patrocini in avvio da parte di Associazione Amici del Tevere – Consorzio Tiberina:

  1. nell’organizzazione di un “Osservatorio di Architettura e Urbanistica sul Tevere a Roma” presso la sede di un Consorziato, sede che potrebbe essere anche utilizzata – almeno transitoriamente – per il Segretariato Operativo del predetto Contratto di Fiume,
  2. nel lancio – attraverso collaborazioni anche con Enti Internazionali – di un programma “Smart Tiber”, peraltro già in embrione da alcuni anni (https://www.google.it/webhp?sourceid=chrome-instant&ion=1&espv=2&ie=UTF-8#q=smart+tiber+consorzio+tiberina),
  3. nell’organizzazione dei tradizionali appuntamenti di fine Luglio, all’interno della “Festa de Noantri”, legati alla rievocazione della Madonna Fiumarola, che quest’anno giungerà anche a Fiumicino fino alla Foce del Tevere e di qui verrà portata all’Isola Tiberina in risalita fluviale, per poi percorrere il Tevere a Roma anche nel tratto da Flaminio a Trastevere, intervallando questi percorsi con le processioni a terra.

Risposte telegrafiche a quesiti pervenuti alla nostra casella Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. , a seguito della pubblicazione dei primi fra gli articoli su citati.

  1. Sullo specchio d’acqua ai piedi di Lungotevere delle Armi è stato posto un pontile con ferri che spuntano verticalmente, come sui tetti delle case abusive cui si prevede di aggiungere un piano: è segno che sarà realizzato un galleggiante? – Teoricamente sì, ma bisognerebbe chiedere agli Uffici preposti al controllo.
  2. E’ consentito il parcheggio sulle banchine del Tevere, come capita presso alcuni locali pubblici su galleggianti? – Solo ai pochi autorizzati, ma ovviamente non spetta ai gestori dei locali il compito di “polizia fluviale”. E’ però chiaro che essi non possono citare di avere parcheggi a disposizione sulla banchina o invitare al parcheggio.
  3. Che fondamento ha l’illazione che gli spazi delle “Estati sul Tevere” vengano subconcessi e subaffittati a più di 50-60 volte il costo della Concessione, contravvenendo a ben preciso divieto? – Non sta certo a noi verificare la circostanza. Che il costo delle Concessioni temporanee sia assai basso (in periodi commercialmente assai remunerativi per l’uso delle banchine) è un dato di fatto; di certo somme più adeguate potrebbero essere introitate e destinate alla cura del fiume. Esistono procedure di affidamento secondo Regolamenti Regionali. Il controllo sul sospetto di subconcessione/subaffitto sarebbe in effetti molto semplice, con verifiche incrociate, per esempio attraverso richiesta delle autorizzazioni commerciali ai singoli esercenti negli spazi in Concessione, lettura delle intestazioni dei registratori di cassa, controllo sull’assunzione e sul pagamento di dipendenti e operatori, controlli sui documenti di consegna delle merci e quant’altro.