Tevere a Roma: fra spiagge, funivie e programmate manifestazioni a rischio di annullo Stampa
Scritto da Santoni Maurizio   
Giovedì 04 Giugno 2020 16:35

Consorzio Tiberina
 A genzia di sviluppo per la valorizzazione integrale e coordinata  del Bacino del Tevere 
 
 
 

Omicidi, morie di pesci, degrado, mancanza di presidio e proliferazione di Uffici Pubblici, comitati, surrogati di interventi coordinati che dovrebbero essere nell'ordine delle cose (e che invece vedono faticosissima programmazione, mentre le pianificazioni applicabili divengono già datate): fra esigenze disattese di protezione personale e ambientale, velleità, sperperi e molto parlare a vuoto, il Tevere a Roma resta segno concreto e metafora della crisi della città.

In piena emergenza covid-19 il fiume potrebbe trovare un ruolo nuovo (e antico allo stesso tempo), ma le difficoltà sono molte, e allo stato attuale resta per lo più un “luogo non-luogo” interno alla città. Pronto però a trasformarsi <<da problema a risorsa>> di cinque anni in cinque anni, negli slogan elettorali e/o nei frettolosi interventi di fine mandato.

Tre file in allegato: un articolo con intervista de "La Repubblica" al presidente Amendola, un successivo comunicato (sulla scorta di una nuova intervista de "La Repubblica" al presidente Amendola) e una lettera del MIBACT fornita alla nostra redazione dall’Associazione G.D.P., riguardante un lembo di sponda a sua volta significativo dello stato delle cose, con progetti avveniristici che dovrebbero sorgere fra baracche, rifiuti e scarico di rifiuti nel fiume. La prima intervista costituiva anche un sommesso invito di sostegno alle manifestazioni temporanee estive, ma allo stato attuale sembra che prevarrà un approccio dirigista e limitato (culturalmente e logisticamente), legato ad uno o due interventi “spot” ad alto costo per le casse pubbliche.


 
 
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Roma, 3 giugno 2020
 
COMUNICATO CONGIUNTO
 
 
Da giorni si dibatte sulle modalità per garantire uno sfogo vitale ai romani in città durante la prossima Estate, probabilmente assai più numerosi del solito (anche per motivi economici), bisognosi di distrazione, spazi all'aria aperta, possibilità di ritrovare un esterno della casa sicuro e fruibile. I siti candidati: litorale, parchi, ciclabili, ma anche le banchine del Tevere, sedi di manifestazioni temporanee essenzialmente nel tratto da Ponte Milvio a Ponte Marconi.
 
A due settimane da una prima intervista a LA REPUBBLICA, Giuseppe Maria Amendola, presidente dell'Associazione Amici del Tevere e del Consorzio Tiberina – i due più qualificati Soggetti che si interessano del Tevere a Roma ormai da lustri –, è stato interpellato nuovamente dal quotidiano romano. 
 
Sono riprese nel seguito alcune delle considerazioni di questa seconda intervista, che più specificamente riguarda le manifestazioni temporanee estive (così classificate anche a fini urbanistici). Il Consorzio, oltre a comprendere le quattro Università Statali di Roma e vari importanti Soggetti pubblici e privati, riunisce anche i principali Concessionari permanenti e temporanei di tratti delle sponde del Tevere a Roma, per cui può contestualizzare la situazione attuale dell'emergenza covid-19 in termini particolari e generali.
 
Molti membri del Consorzio il 20 mattina (proprio la data di pubblicazione della prima intervista) erano on-line ad un Tavolo Tecnico in video-conferenza opportunamente promosso dalla Direzione e dalle Aree competenti a Concessioni e Vigilanza della Regione Lazio, per fare il punto della situazione con tutti i Concessionari di manifestazioni temporanee estive sul Tevere, privati e pubblici, in questo secondo caso uno solo, Roma Capitale per la così detta “spiaggia Tiberis” (pur avendo l’Amministrazione Capitolina richiesto e ottenuto 19 interi anni solari di Concessione, il previsto parco lineare non è stato realizzato e l’utilizzo dell’area è per l’appunto soltanto per manifestazioni temporanee). Nei mesi scorsi, peraltro, Roma Capitale aveva fatto sospendere attraverso propri Pareri tutte le richieste di nuove Concessioni stagionali presentate da privati alle Conferenze di Servizi promosse dalla Regione Lazio.
 
L'iniziativa di questo Tavolo, per ora senza analogo seguito da parte delle altre Amministrazioni competenti, è stata particolarmente apprezzata, pur nell'incertezza generale; lo spirito di collaborazione, piuttosto che uno slogan, è ormai una vera e propria necessità. La Regione ha riconosciuto anche  quest'anno,  e  forse  soprattutto  quest'anno,  l'importanza  delle manifestazioni temporanee 
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estive, ma è chiaro che occorre giungere a prescrizioni regionali che contemperino in situazione di emergenza covid-19 le norme nazionali, i vincoli urbanistici e quelli dettati dalle Soprintendenze, nonché le esigenze e le capacità degli operatori specializzati. E non è certo cosa facile, in tempi così stretti. Ulteriore incognita: la situazione dei contagi, pur attualmente in deciso miglioramento, e le prossime conseguenti disposizioni.