PROPOSTA DI UN RICONOSCIMENTO A "CICLI DI BARTOLOMEI",bottega storica di Roma. Stampa
PROPOSTA DI UN RICONOSCIMENTO A "CICLI DI BARTOLOMEI",bottega storica di Roma. LETTERA APERTA Preg.to Assessore allo Sviluppo Economico di Roma Capitale Carlo Cafarotti Preg.to Responsabile del Centro Servizio Artigianato della Regione Lazio Guido Vasciminno Preg.to Segretario Generale della Confartigianato Cesare Fumagalli Sono solito interessarmi della mobilita’ ciclistica romana ma,questa volta,eccezionalmente,sono andato a trovare nel Centro Storico il Laboratorio Artigiano Cicli DI BARTOLOMEI,costruttori della mia prima bici da corsa.Era celeste,bellissima come una fanciulla,ne ero geloso come un pazzo innammorato. Appena entrato ho ritrovato il mio ambiente,anche l’odore e’ rimasto lo stesso.Ho trovato Rino,l’artista,seduto a causa di una recente operazione al ginocchio,ed il figlio Alessandro.E’ bastato poco per ripercorrere gli anni trascorsi,parlare del fondatore,il genio,il SOR RENATO,gli aiuti- meccanici Bruno Vallorani e “Cellacchione” De Santis.Solo loro potevano toccare prima delle corse la mia Di Bartolomei.Stiamo parlando del 1960. Tutto questo breve cenno storico per ricordare un’azienda attuale,una bottega storica nata nel 1945 e gestita da tre generazioni.Rino ed Alessandro,sono gli unici a costruire ancora “magistralmente” una bicicletta saldando alcuni tubi di acciaio.Sono artisti nel vero senso della parola! Come si fa’ a trascurare un’azienda del genere nel nostro territorio?Per giunta collocata vicino una delle piu’ belle piazze di Roma,Piazza Farnese? Sono certo che Vi attiverete al piu’ presto per un RICONOSCIMENTO a “ RINO”,alla ditta Cicli Di Bartolomei per la loro serieta’ e competenza. Per contattarli Vi trasmetto le informazioni in mio possesso: Laboratorio Artigiano Cicli DI BARTOLOMEI di Salvatore(detto Rino) ed Alessandro Piazza Santa Caterina della Rota n.93 ROMA Tel.06 6864365 cell. 3393662591-3397353165 E.Mail Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. Cari saluti Gianfranco Di Pretoro