GLI AUGURI DEL POETA IN BICICLETTA Stampa

GLI AUGURI DEL POETA IN BICICLETTA

Come succede da qualche anno,il clima festoso natalizio è disturbato da un virus killer.Gli auguri,spesso di circostanza ma sempre piacevoli,sembrano sprofondare in un buco nero.Fortunato chi sa’ lasciarsi dondolare dall’immaginazione lontano dalla paura.

Sulla strada di casa incontro spesso un ciclista coetaneo,un saluto come sempre e la pedalata continua.Eppure,mi incuriosiva tanto quella cesta piena di fogli attaccata al manubrio della sua bicicletta bianca.

Ieri,con il sole da buonumore, l’ho fermato ed è partito un dialogo interessante ed amichevole.La nostra vita scorreva come un fiume senza sobbalzi!Armando è un poeta anche appassionato di musica,si nutre giorno e notte di poesia,loro arrivano come farfalle,lui prima le accarezza poi le porta a spasso nel quartiere per donarle ai cuori aperti lungo la strada.E le strade che frequenta sono tante,sempre apprezzato, da La Spezia ad Agrigento!

Armando Bettozzi,76 anni da Bettona(Pg),è un ciclista missionario che scrive “sonetti e poesie in lingua e dialetto ,l’amore e la rabbia,fuori dal petto”.

Prima di lasciarci per riprendere il cammino,Armando,ha smazzettato quei preziosi fogli e mi ha consegnato due poesie di Natale,il suo augurio sincero di BUONE FESTE a tutti noi,speranza infinita d’amore.

Natale, la nenia infinita

 

S’accende, la nenia tra i pastori

di luccichii vaganti,

lucciole di gelo

venute a riscaldarsi al suo respiro.

E si fa giorno il buio della notte

a quella luce nuova,

e spenta appare ogn’altra stella,

tanto di luce propria arde,

di più d’ogni altro astro ch’è nel cielo.

La luce si fa fuoco, e di sé spruzza

il mondo intero

e illumina e riscalda

chi pur di panni è senza, e par magia…

Ma è soltanto

e più semplicemente: amore.

Amor che niente chiede

se non di ricambiar con altro amore.

E questa è la sua nenia,

che, in tutto il mondo, vaga senza fine.

Povero Bambinello!

Ogni volta a Natale il Bambinello

sembra chiedere a braccia e mani tese

dai Presepi di casa e delle chiese

di esser preso in braccio, poverello!

Ma hai voglia a far quel sorrisetto bello!

Ché le persone ormai son tutte prese

da pranzi e da regali e da altre spese,

e resta là, col bue e il somarello.

Eppure non ci costerebbe niente

trovargli un angoletto in fondo al cuore…

Ma se non costa…piacerà alla gente?

Ancora Lui non perde la speranza,

  1. .questo  è  il  segno  del  suo  grande  amore:

ma guai pagarla, questa noncuranza!

Armando Bettozzi

 

Cari auguri da Gianfranco  Di Pretoro